Uno studio del Professor Lorenzetti con la collaborazione dei dott. L. Vescera e S. Napoli
Il Professor Pietro Lorenzetti, in collaborazione con il dott. Leonardo Vescera e il dott. Simone Napoli, ha condotto uno studio su 50 pazienti per valutare l’efficacia della procedura combinata del lifting del sopracciglio in associazione con il riposizionamento del grasso della palpebra inferiore.
In chirurgia estetica il terzo superiore del viso deve essere considerato un’unica unità estetica e tutti i pazienti che si presentano per correggere la regione palpebrale e quindi sottoporsi ad una eventuale blefaroplastica devono ricevere una valutazione globale di tutta la regione frontale e palpebrale.
Deve essere eseguita sia una valutazione della palpebra superiore e dell’eventuale eccesso di cute sia della posizione, e dell’eventuale ptosi, del sopracciglio.
Infatti, spesso la ptosi del sopracciglio può presentarsi ed essere indipendente dalla ptosi della palpebra superiore.
Nella palpebra inferiore, invece, deve essere valutata la presenza di erniazioni delle borse adipose e un eventuale approfondimento del solco naso – malare, quest’ultimo spesso accentuato nella regione palpebrale inferiore subito ai lati del naso, bilateralmente.
Lo studio ha verificato un approccio chirurgico innovativo per il terzo superiore del viso, consistente nel lifting del sopracciglio associato al riposizionamento del grasso della palpebra inferiore.
È stato eseguito uno studio retrospettivo su 50 pazienti sottoposti a lifting del sopracciglio in combinazione con una blefaroplastica inferiore con riposizionamento del grasso palpebrale erniato, ovvero il riposizionamento del grasso orbitale della palpebra inferiore a correggere il solco naso malare.
Il follow-up postoperatorio si è protratto fino a due anni dopo l’intervento chirurgico.
È stata eseguita una valutazione pre e postoperatoria della ptosi del sopracciglio, della profondità del solco naso malare e dell’erniazione del grasso della palpebra inferiore.
Una valutazione postoperatoria ha evidenziato che non è stato rilevato in alcun paziente ectropion, asimmetria o il non corretto posizionamento della palpebra inferiore.
È stato notato in tutti i pazienti un miglioramento nell’aspetto della profondità del solco naso malare, un netto miglioramento delle borse adipose della palpebra inferiore e della ptosi del sopracciglio.
Molto spesso la rimozione del tessuto adiposo erniato della palpebra inferiore può evidenziare una depressione eccessiva della regione palpebrale inferiore, soprattutto in pazienti con solco naso malare accentuato, con conseguente perdita dell’aspetto giovanile dello sguardo.
Il riposizionamento del grasso della palpebra inferiore permette di evitare questa complicanza e di riutilizzare il tessuto adiposo mobilizzato per colmare il solco naso malare.
Il riposizionamento del grasso può essere combinato con il lifting del sopracciglio per ottenere un ringiovanimento della fronte, del sopracciglio e della regione orbitale.
Ricerca del Prof. Pietro Lorenzetti e del Prof. Leonardo Vescera
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