Mastopessi e mastoplastica riduttiva
Indicazione chirurgica e qualità della cicatrice
L’obiettivo degli interventi di mastopessi e di mastoplastica riduttiva è restituire al seno una forma e una dimensione adeguate, ottenendo un risultato esteticamente gradevole e lasciando il minor numero di cicatrici possibile. Per raggiungere tale scopo occorre una corretta valutazione preoperatoria dell’eccesso di pelle e della quantità di tessuto da rimuovere, che varia da paziente a paziente.
Secondo diversi studi, ciò che conta di più per una paziente dopo una mastopessi o una mastoplastica riduttiva è avere un seno rimodellato, risollevato, in cui forma e dimensione risultino in armonia con il resto del corpo e con cicatrici di buona qualità, qualunque sia la loro lunghezza. Questi sono gli aspetti essenziali e gli obiettivi a cui mirare, essendo pertanto la lunghezza delle cicatrici un elemento marginale a fronte di un seno più alto, armonioso e proporzionato.
Esistono tentativi di ridurre la lunghezza delle cicatrici o di evitarle, forzando le indicazioni classiche o proponendo addirittura interventi alternativi. È il classico caso di seni molto svuotati corretti solo mediante l’impianto di protesi di elevato volume al fine di compensare con quest’ultimo la mancata asportazione dell’eccesso di pelle per evitare le cicatrici della mastopessi. Questi tentativi si traducono però nella compromissione dell'aspetto gradevole delle mammelle e nell’impossibilità di far risalire nella sua corretta posizione un seno svuotato e cadente o nel non permettere un’adeguata asportazione di tessuto nelle pazienti che vogliono ridurne il volume.
Articolo rielaborato da Pietro Lorenzetti
Originale pubblicato in:
Aesthetic Surgery Journal
Vol 22(6) NP569–NP572
© 2002 American Society
for Aesthetic Plastic Surgery
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DOI: 10.1067/maj.2002.129828
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