Skip Navigation LinksHome pageRassegna stampaMedicina estetica fai da te, non ne vale la pena

Medicina estetica fai da te, non ne vale la pena

Lorenzetti interviene su Starbene
Medicina estetica fai da te. Ma ne vale davvero la pena? Risparmiare qualche centinaio di euro acquistando on line soluzioni da iniettare da soli sul proprio corpo non è affatto una rimedio per sembrare più giovani. Anzi molto spesso ci si espone a rischi enormi e a conseguenze gravissime per il proprio corpo. Il Professor Pietro Lorenzetti interviene sull'argomento dalle colonne di Starbene, riportiamo di seguito l'articolo.

Filler antirughe, cocktail di vitamine da iniettare sul viso, biorivitalizzanti di dubbia provenienza, peeling acidi e persino confezioni di botulino (o presunto tale), che è un farmaco e perciò non dovrebbe essere venduto on line: eppure c'è. Così si crede di poter far a meno dei medici estetici e dei chirurghi plastici per rilanciarsi nell'avventura del ritocco fai da te, forse più economico ma molto, molto richioso. "Il cantante Scialpi ha dichiarato in diretta tv di iniettarsi fiale di vitamine allo specchio, ma la pratica dell'autofiller è da evitare", avverte Pietro Lorenzetti, chirurgo plastico a Roma. Da noi si tratta di un fenomeno ancora contenuto, ma le recenti cronache riportano il caso di una donna che si è iniettata del silicone per aumentare gli zigomi e ha rischiato di perdere la vista, e di due signore arrivate al pronto soccorso di Napoli e di Palermo con ustioni di primo grado sul volto per aver usato peeling acidi acquistati sul web. "Sono prodotti non autorizzati in Italia e non certificati: non hanno il marchio Cee e sono venduti senza alcun controllo".

Solo per medici. "L'iniezione di filler è un intervento medico a tutti gli effetti, che presuppone la conoscenza dell'anatomia del volto e che non si improvvisa basandosi sulle istruzioni di un kit contenente filler non certificati e dall'origine dubbia (ma sai che cosa ti inietti?), siringhe da insulina e un disegnino del volto che riproduce la mappa dei punti di iniezione", continua Lorenzetti.

Il gioco non vale la candela. Chirurghi plastici non ci si improvvisa e l'errore, in questi casi, è dietro l'angolo: ascessi, gravi infezioni, formazioni di cisti e granulomi, nonché risultati asimmetrici, con uno zigomo o un labbro più gonfio dell'altro. "Per non parlare dei prodotti venduti in rete, originari per lo più da Shanghai e Hong Kong, Paesi maestri nel contraffare la tossina botulinica. Spesso è acqua fresca o estratto di veleno di vipera", conclude il professore.

Scarica di seguito l'articolo di Starbene con l'intervento del Professor Lorenzetti sulla medicina estetica fai da te.

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