Storie di donne e chirurgia plastica , evidenziando il cambiamento del rapporto tra madri e figlie negli ultimi anni. Questo è l'argomento di "Specchio delle mie brame. Madri e figlie a confronto" , l'ultimo libro del Professor Pietro Lorenzetti , edito da Mondadori, e che il chirurgo plastico ha presentato in un'ampia intervista ai microfoni di Radio Cusano Campus.
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Lorenzetti evidenzia che il rapporto tra madri è figlie è cambiato negli ultim decenni. Se fino alla fine degli anni '60 una donna oltre i 40 era considerata "grande", quasi nonna, con un invecchiamento molto più precoce, oggi dopo i 40 anni una donna è ancora considerata "giovane" , con una tipologia di vita completamente diversa rispetto al passato.
Così le figlie che guardavano in un determinato modo le mamme dopo il 40-45 anni, oggi hanno cambiato la loro prospettiva: c'è una competizione e una rivalità a volte positiva, altre negativa, ma il rapporto non è più quello tra una persona anziana e una giovane, ma tra una "giovane" e una un po' "meno giovane".
Questo aspetto è sicuramente favorito anche dal ricorso alla chirurgia plastica che, se ben indicata e ben eseguita, offre sicuramente risultati di grande valore. "La chirurgia estetica di qualità ", sostiene Lorenzetti, "è una chirurgia estetica che non si vede , offre una qualità ed eleganza di risultato per un aspetto 'normale', senza fornire impatti violenti e traumatici ai quali oggi si assiste troppo spesso. La chirurgia estetica moderna deve garantire un ringiovanimento nel rispetto assoluto dei canoni di bellezza ".
In questa dinamica è presenze anche una voglia di emancipazione , di guardare ad una seconda parte della vita a causa dell'allungamento della vita media e delle opportunità offerte dalla chirurgia estetica. I cambiamenti sociali che hanno caratterizzato il mondo hanno influito anche nel rapporto madre-figlia in questo senso.
Nel rapporto tra madri e figlie i padri hanno sicuramente oggi un ruolo maggiormente marginale. A parte qualche momento di gelosia, corrispondente con le prime esperienze amorose delle figlie, è difficle notare un rappporto conflittuale tra queste e i loro padri. Resta una figura fondamentale che pesa spesso anche nelle insicurezze delle figlie nei rapporti in cui sono poco presenti fisicamente e/o come figure di sicurezza.
Nel libro vengono dedicati due capitoli finali a storie di donne che hanno superato il cancro al seno , esperienza dolorosa che ha rafforzato il rapporto tra madre e figlia: "ho voluto dare spazio ad un esempio molto bello in cui la rivalità si trasforma in un rapporto molto intenso e positivo tra madre e figlia ", sottolinea Lorenzetti.
In questo contesto completamente diverso, la figura del chirurgo plastico è radicalmente cambiata. La crisi ha permesso di far emergere i professionisti migliori, emarginando persone che si avventuravano ad eseguire interventi di vario tipo con metodiche e in strutture del tutto inadeguate, permettendo che la qualità degli interventi sia andata mano mano migliorando.
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