La caduta dei capelli anche nelle donne è uno dei temi sempre più al centro del dibattito estetico.
Viversani&Belli dedica uno speciale a questo argomento, riportando il parere dell'esperto, il Professor Pietro Lorenzetti, Presidente della Società Italiana di Chirurgia della Calvizie.
Il primato negativo resta maschile ma, in fatto di perdita di capelli, oggi le donne sono più a rischio: secondo un sondaggio inglese, negli ultimi 5 anni i consulti femminili sul diradamento della capigliatura, sono aumentati del 64%, mentre stime statunitensi parlano di una donna su cinque, nell'arco della vita, alle prese con la calvizie.
In Italia, almeno il 10% dei casi di chirurgia della calvizie, cioè di trapianto di capelli, riguarda donne tra i 35-45 anni, tanto che se n'è parlato anche nell'ultimo congresso internazionale della Società Italiana di Cura e Chirurgia della Calvizie. E molte donne trascorrono tra i 5 e i 10 anni alla ricerca di una soluzione.
Ormoni e carenze tra i responsabili
Come quella maschile, la calvizie femminile può essere legata all'azione degli ormoni androgeni (alopecia androgenetica), in particolare il testosterone, che viene trasformato in una sostanza capace di provocare un'eccessiva produzione di sebo che soffoca i bulbi piliferi, che si atrofizzano e non producono più capelli.
Questo può accadere per una particolare sensibilità personale agli ormoni androgeni o per squilibri derivanti da problemi come la sindrome dell'ovaio policisitico o disfunsioni della tiroide.
La perdita di capelli può essere anche la conseguenza di forti stress e carenze alimentari (dovute magari anche a diete severe), come quella da ferro.
... ma anche extension e piastre
Ci sono calvizie che derivano da farmaci e cure mediche, altre di origine traumatica (trazioni, ustioni, cicatrici post-chirurgiche) o trattamenti scorretti per i capelli.
"L'over-styling, in particolare la moda delle extension e l'abuso di strumenti per la piega, come piastre e arricciacapelli, è oggi un grosso fattore di calvizie, soprattutto nelle donne relativamente giovani", afferma il professor Pietro Lorenzetti, chirurgo plastico a Milano, Roma e Catania.
"Le extension causano una alopecia da trazione, per il peso delle ciocche, per altro spesso tolte e sostituite nella stessa seduta e utilizzate per anni, e per l'uso di colle più o meno aggressive all'attaccatura, che possono indebolire i follicoli fino ad atrofizzarli", prosegue l'esperto. "Piastre e arricciacapelli, invece, emanano calore ad alte temperature e per avere un buon risultato sono impegati dall'attaccatura: se usati più volte al giorno, danneggiano irreparabilmente il follicolo".
continua...