Seconda parte dell'articolo sulla ginecomastia, firmato dal Professor Lorenzetti per Benessere.com. Leggi qui la prima parte.
La diagnosi che il chirurgo deve elaborare, oltre che tramite un esame preliminare
e la palpazione, deve essere supportata anche da esami come l’ecografia mammaria
perché la tecnica di intervento varia a seconda del tipo di ginecomastia riscontrata.
Durante la prima visita il chirurgo deve osservare forma e dimensione del seno,
dell’areola e del capezzolo, soprattutto in caso di asimmetrie tra i due seni.
In ogni caso, è necessaria una visita accurata e completa per escludere patologie
concomitanti o problemi che possono pregiudicare l’operazione.
L’intervento di ginecomastia dura in genere dai 45 minuti a 1 ora e mezza e viene
normalmente eseguito sia in anestesia generale con ricovero in clinica per una
notte che in anestesia locale con dimissioni in giornata.
Nella maggior parte
dei casi sono sufficienti piccole incisioni di 5-8 mm attraverso le quali viene
introdotta una piccola cannula per effettuare l’intervento. Altre volte è invece
necessaria un’incisione intorno all’areola per eliminare il tessuto retro areolare.
Solo in pochissimi casi in presenza di grande quantità di pelle in eccesso (macro-ginecomastia)
bisogna effettuare un’incisione a forma di T rovesciata che parta dall’areola
fino al solo sottomammario e poi nel solco sottomammario stesso.
L’operazione termina con una medicazione compressiva e un riposo forzato di due
o tre giorni. Il paziente può tornare al pieno delle proprie attività dopo una
settimana, mentre per apprezzare il risultato definitivo occorrono circa tre mesi.
Il risultato finale è eccellente e duraturo a condizione che il paziente adotti
uno stile di vita regolare.
Come per tutti gli interventi di chirurgia plastica, anche nei casi
di ginecomastia,
nei primi giorni dopo l’intervento si possono riscontrare edemi ed ecchimosi intorno
alla regione trattata.
Per sottoporsi a un intervento di ginecomastia non ci sono limiti di età ma è
necessario che lo sviluppo puberale sia completo. Nei casi di eccessivo sovrappeso
è sempre consigliabile seguire prima dell’intervento una dieta correttiva, mentre
l’intervento è sconsigliato per chi abusa di anabolizzanti e sostanze che contribuiscono allo sviluppo della mammella nel maschio.
Nei prossimi anni si prevede un aumento importante dei casi di ginecomastia perché
l’assunzione di una serie di sostanze chimiche, contaminanti ambientali, fitofarmaci,
steroidi nelle carni a uso alimentare, promotori della crescita del bestiame e
sostanze chimiche estrogene sono un incentivo alla crescita dei casi di questa
patologia.
Il miglioramento dell’estetica della mammella dell’uomo attraverso la chirurgia
plastica va considerato a tutti gli effetti come un intervento chirurgico. L’operazione può essere quindi effettuata in sicurezza solo se eseguita da
un professionista in chirurgia plastica che opera in strutture qualificate.
Fonte: Benessere.com