Skip Navigation LinksHome pageIn tvBlefaroplastica e medicina estetica per uno sguardo giovane

Blefaroplastica e medicina estetica per uno sguardo giovane

Il Professor Lorenzetti ne parla a Medicina 33
Come vengono eseguiti gli interventi di blefaroplastica? A quali risultati possono giungere? Di questo argomento si è discusso a Medicina 33 del 28 gennaio 2013 con un intervento del Professor Pietro Lorenzetti.

Molte donne sognano di avere uno sguardo sempre giovane. Il chirurgo plastico Pietro Lorenzetti sottolinea come i primi segni di invecchiamento cutaneo compaiano tra i 30 e i 40 anni con le rughette perioculari, mentre dopo i 45-50 anni assistiamo ad un appesantimento più generale con un abbassamento del sopracciglio, un eccesso di cute sia sulla palpebra superiore che sul sopracciglio stesso e un appesantimento anche delle palpebre inferiori.

La medicina estetica può aiutare a migliorare anche gli zigomi, sia attraverso una infiltrazione di acido ialuronico di alta qualità esclusivamente indicati per questa zona del volto o ricorrendo ad un intervento chirurgico.

Contro la caduta delle palpebre, la blefaroplastica è un intervento chirurgico che permette di migliorare l'aspetto estetico di questa zona. Nella palpebra superiore si asporta l'eccesso di pelle che appesantisce lo sguardo e a volte crea difficoltà visive, in quella inferiore, invece, vengono trattate le tre borse di grasso localizzate medialmente, centralmente e lateralmente. Il grasso eliminato può essere utilizzato, ad esempio, per riempire un solco naso-palpebrale reso incavato dagli anni.

Oggi la medicina estetica ottiene grandi risultati senza l'impego del bisturi, ma con l'utilizzo della tossina botulinica. Questa sostanza è un ottimo ritrovato che offre ottimi risultati nella regione orbitale, migliorando notevolmento lo sguardo, innalzando lievemente la coda del sopracciglio, riducendo la capacità di contrazione del muscolo della regione fronatale e del muscolo orbicolare. Elimina quindi le piccole rughette nei pressi dell'occhio, le cosiddette "zampe di gallina", considerate molto antiestetiche.
Come per tutti i materiali di medicina e chirurgia plastica, anche la tossina botulinica deve essere utilizzata da mani esperte, un chirurgo plastico o un dermatologo, e deve essere autorizzata nel nostro Paese.
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