Gioia! dedica un approfondimento ai disturbi fisici che si manifestano come espressione di malesseri psicologici.
Tra questi, la giornalista Angela Cotticelli riporta anche quello della perdita di capelli, soprattutto nelle donne, dando spazio ad un intervento del Professor Lorenzetti.
Capelli in caduta libera
Per molte donne i periodi di forte ansia vanno a braccetto con la perdita dei capelli.
"Nella cosiddetta alopecia androgenetica da stress, possono comparire sulla testa delle chiazze calve", spiega il Professor Pietro Lorenzetti, chirurgo plastico. "Se l'origine del diradamento è psicologica, quando diminuisce lo stress cala anche l'azione dannosa degli ormoni sui follicoli. E la ricrescita della capigliatura può avvenire naturalmente dopo 6-8 mesi. Altrimenti, a seconda dei casi, si possono assumere integratori contenti minerali, amminoacidi, vitamine e antiossidanti. Può essere utile anche l'applicazione di lozioni con attività vasodilatatoria e sostanze in grado di inibire il metabolismo degli androgeni.
Se il problema persiste, si può valutare l'opportunità di effettuare un trapianto per rinfoltire e ricreare pienezza.
Se la calvizie non riguarda l'area occipitale, cioè la parte posteriore del cranio, si può procedere ad un trapianto con al Fue (Follicolar unit extraction, una tecnica di autotrapianto di capelli con prelievo diretto delle unità follicolari) che non lascia cicatrici e non è dolorosa", conclude l'esperto.
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