Press review

Press review

Prof. Pietro Lorenzetti and the press. His speeches on current topics, his advice on beauty, his experiences at national and international congresses.

C'è un ritocco per ogni stagione - Inverno

Il Professor Lorenzetti interviene su Viversani & Belli

Viversani & Belli pubblica un articolo in cui la giornalista Valeria Ghitti discute con il Professor Lorenzetti delle stagionalità della chirurgia plastica. Vi riproponiamo in quattro trances l'articolo pubblicato sul periodico. Partiamo dall'inverno. Troppo spesso si liquida un intervento plastico come se tutto finisse all'uscita dalla sala operatoria, confidando sulla rapidità di esecuzione e du un veleoce e indolore ritorno alla vita di tutti i giorni. In realtà, ogni operazione richiede particolari attenzioni anche "dopo" e queste possono più o meno incidere sulle attività quotidiane. Dunque, non tutti i periodi dell'anno sono adatti, a meno che non si sia disposti a qualche sacrificio in più. Ecco, allora, il calendario da seguire. Inverno. Si agisce sulle parti in vista. "La stagione fredda è sicuramente l'ideale per sottoporsi a interventi sulle parti del corpo sempre scoperte e in vista, come il volto", spiega il Professor Pietro Lorenzetti, chirurgo plastico a Roma e a Milano. Le operazioni più richieste, che possono essere anche eseguite in associazione tra loro, sono: lifting del viso l'intervento che permette di ottenere un ringiovanimento del volto, attraverso l'eliminazione della pelle in eccesso e il riposizionamento adeguato e appropriato dei tessuti sottostanti; blefaroplastica per eliminare i segni di invecchiamento delle palpebre, derivanti da un eccesso di pelle e di grasso, come ptosi (palpebre cadenti), borse e occhiaie e che permette anche di modificare la forma dello sguardo sollevando e o riposizionando l'angolo laterale dell'occhio; rinoplastica che permette di modificare forma e dimensioni del naso. Perché adesso "Sono tutti interventi che determinano gonfiore e lividi, anche se limitati, ma comunque visibili sul volto, dove non possono essere celati dall'abbigliamento" spiega lo specialista. "Questi fastidi sono destinati normalmente a passare nell'arco di un paio di settimane, ma il calore può allungare i tempi di recupero, mentre le basse temperature contribuiscono ad accelerare la guarigione". Inoltre, tutti questi ritocchi lasciano cicatrici che, per quanto minime, risultano naturalmente esposte ai raggi solari. Dopo, la pelle è più sensibile e per i primi mesi è bene evitare l'esposizione solare. "Il sole diretto, infatti, può determinare delle discromie, cioè delle alterazioni di colore sulla cicatrice che, così, appare nel tempo più evidente" precisa il Professor Lorenzetti. Va anche evitata l'esposizione diretta a fonti di calore per diverse settimane: quindi, meglio tenersi a debita distanza anche dall'impianto di riscaldamento. continua...

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C'è un ritocco per ogni stagione - Autunno

Il Professor Lorenzetti interviene su Viversani & Belli

Viversani & Belli pubblica un articolo in cui la giornalista Valeria Ghitti discute con il Professor Lorenzetti delle stagionalità della chirurgia plastica. Vi riproponiamo in quattro trances l'articolo pubblicato sul periodico. Dopo la parte dedicata all''inverno, alla primavera e all'estate, è ora il momento dell'autunno con le considerazioni finali del Professor Lorenzetti. Autunno, è il momento della lipo. L'autunno, come l'inverno, è la stagione che meglio si presta alla chirurgia plastica. Via libera, quindi, a: addominoplastica, l'intervento per rimuovere l'eccesso di pelle e di grasso dalla parte superiore e inferiore dell'addome e tonificare i muscoli della parete addominale, migliorando l'aspetto di una pancia rilassata o prominente; gluteoplastica, il rimodellamento dei glutei attraverso l'inserimento di protesi; liposcultura e liposuzione per aspirare il grasso localizzato in alcune aree del corpo (fianchi, braccia, glutei, cosce, gambe), rimodellando la silhouette. Perché adesso. "Si tratta di interventi che richiedono, in genere, circa un mese per un recupero postoperatorio completo, soprattutto addominoplastica e gluteoplastica" spiega il chirurgo. "Inoltre, è necessario indossare per alcuni giorni, anche due settimane, una guaina compressiva, che può essere facilmente nascosta sotto i vestiti e sopportata in questa stagione". Ciò che conta sono gli esami. Non è il periodo dell'anno scelto a determinare i risultati dell'intervento. "I fattori sono: un'accurata visita preoperatoria, la perizia e la professionalità del chirurgo e il rispetto delle necessare precauzioni postoperatorie" sottolinea il Professor Lorenzetti. "Quello che davvero cambia è la facilità o meno, per chi si sottopone a un ritocco estetico, di affrontare al meglio il periodo postoperatorio". Giugno e luglio sono molto richiesti. "Anche a giugno e a luglio abbiamo sale operatorie piene come a febbraio-marzo" dice il chirurgo plastico. "Il motivo è semplice: nella prima parte dell'estate c'è più tempo per organizzarsi, perché si è più liberi dalle incombenze quotidiane soprattutto famigliari e il periodo delle vacanze è sempre più breve, ancora molto concentrato ad agosto". No al fumo, sempre. In generale, oltre a non esporsi a fonti di calore e al sole, occorre evitare di fumare, prima e dopo l'intervento. "La nicotina, infatti, provoca una sofferenza capillare, per cui l'irrorazione sanguigna diminuisce e la pelle, meno vascolarizzata, ha magigori problemi di cicatrizzazione. Quindi si allungano i tempi di guarigione e possono peggiorare i risultati finali" conclude l'esperto.

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Il doctor's shopping in chirurgia plastica

Lorenzetti ne parla su La Pelle

Doctor's shopping, espressione di derivazione evidentemente anglosassone che indica l'abitudine di pazienti che sviluppano una dipendenza da farmaci tale da fargli cambiare costantemente medico per vedersi prescritte le sostanze di cui sentono il bisogno. Questo fenomeno è particolarmente diffuso per l'utilizzo di psicofarmaci, ma sta prendendo sempre più piede anche in chirurgia plastica e medicina estetica. Il Professor Lorenzetti interviene con un suo articolo su "La Pelle" per parlare di questa tendenza. La "dipendenza da ritocco" non si manifesta solo in persone che effettvamente hanno bisogno estetico dell'intervento del chirurgo plastico, ma anche in coloro che chiedono di somigliare a qualche famosa star dello spettacolo. In questi casi, sottolinea Lorenzetti, un professionista serio deve sconsigliare l'intervento arrivando anche al punto di rifiutarsi di operare. Spesso però il diniego del medico non basta, poiché ci si trova di fronte a casi patologici che sono alla ricerca seriale di chirurghi plastici che soddisfino le loro richieste. Solitamente la pratica del "doctor's shopping" si riscontra nei casi di aumento eccessivo del seno, di interventi multipli eseguiti in un'unica sessione operatoria e i cosiddetti "interventi secondari", ovvero quelli effettuati perché questo tipo di paziente non è mai pienamente soddisfatto del risultato estetico della prima operazione. Il problema è anche legislativo, sostiene Lorenzetti, poiché non esiste un Registro centralizzato degli interventi estetici e, anche se un medico può negarsi, la ricerca compulsiva del chirurgo accondiscendente può sempre portare ad incontrare qualcuno disponibile. Questo fenomeno è diffuso non solo in chirurgia plastica, ma anche in medicina estetica, con persone che si sottopongono ad infiltrazioni molto ravvicinate tra di loro di filler o tossina botulinica. In questo ambito, è ancora più semplice trovare un medico accondiscendente. Per evitare tali storture, sostiene Lorenzetti, il medico deve innanzitutto indagare con attenzione le motivazioni che spingono i pazienti ad effettuare tali richieste. Da un punto di vista sociale, andrebbero indagate le ragioni profonde connaturate nella vita quotidiana che spingono le persone a richiedere interventi plurimi. Legislativamente, andrebbe introdotto il Registro degli interventi estetici. Perosonalmente, conclude Lorenzetti, continuerà la "segnalazione in tutte le sedi possibili e congeniali dei rischi fisici legati al reiterato ricorso alla chirurgia plastica e i dubbi risultati ottenibili quando il ritocco diviene ossessivo". Scarica l'articolo del Professor Lorenzetti su "La Pelle".

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Acido ialuronico: dove, come, perché

Lorenzetti ne parla a Top

L'acido ialuronico è tra i componenti più usati nelle creme, nei cosmetici che sanno promettere l'eterna giovinezza e anche nei filler. Ma funziona? Il chirurgo estetico Pietro Lorenzetti ha risposto ai dubbi di una lettrice di Top. "Sento sempre parlare di acido ialuronico nelle creme, ma a cosa serve davvero?", scrive Adele. "E di quanto ne ha bisogno la pelle per mantenersi giovane? E' sufficiente quello contenuto nei cosmetici o solo i filler praticati dai medici possono sopperire a una eventuale mancanza?" "L'acido ialuronico è un 'glicosaminoglicano', ossia una sequenza di due zuccheri naturalmente presenti nel nostro organismo", risponde Lorenzetti. "Viene classificato con il nome INCI Sodium Hyaluronate e la sua principale caratteristica è quella di legare a sé, proprio come una spugna, grandi quantità di acqua. Proprio per questa sua peculiarità viene usato in medicina estetica come 'filler', ossia per riempire rughe, segni, depressioni e ripristinare volumi. A seconda della dimensione delle singole particelle con cui è costituito (peso molecolare) è adatto a riempire le linee più sottili o ridare volume ai solchi vicino al naso e agli zigomi. Il medico lo inietta al di sotto della cute e qui esercita il suo effetto spugna sino a che non viene riassorbito naturalmente nell'organismo, in genere nell'arco di 6-8 mesi". "L'industria cosmetica ha sfruttato la capacità dell'acido ialuronico di attirare e trattenere l'acqua anche per migliorare l'idratazione della pelle", aggiunge Lorenzetti. "Essendo una molecola molto grande non riesce a penetrare nella pella ma, se depositato su di essa, forma un sottile strato protettivo che impedisce l'evaporazione e trattiene l'acqua sulla superficie mantenendo una ottimale funzione del cosiddetto 'film idrolipidico' quel delicato strato di interfaccia tra pelle e l'esterno che serve a proteggerla". Il chirurgo estetico sostiene che "le creme a base di acido ialuronico possono contenere anche percentuali alte, sino all'1 per cento, con il compito di mantenere il lasso di umidità ottimale. Questi cosmetici hanno quindi una preziosa azione umettante che ha come effetto anche quello di rendere la cheratina più flessibile e quindi la pelle significativamente più elastica. L'azione idratante si mantiene per circa 24 ore", conclude il Professor Lorenzetti. Scarica di seguito l'intervento del Professor Lorenzetti su Top.

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C'è un ritocco per ogni stagione - Estate

Il Professor Lorenzetti interviene su Viversani & Belli

Viversani & Belli pubblica un articolo in cui la giornalista Valeria Ghitti discute con il Professor Lorenzetti delle stagionalità della chirurgia plastica. Vi riproponiamo in quattro trances l'articolo pubblicato sul periodico. Dopo la parte dedicata all''inverno e alla primavera è ora il momento dell'estate. Estate, tempo di filler. Se non si vuole rinunciare a godere delle vacanze al mare e in montagna o, comunque, dello stare all'aperto e al caldo, questa è certamente la stagione meno adatta al bisturi. Eventualmente ci si può sottoporre ad alcune soluzioni non chirurgiche per ringiovanire il volto, come iniezioni di botulino per spianare le rughe tra le sopracciglia e filler riassorbibili a base di acido ialuronico per cancellare le rughe o dare volume alle labbra. Perché adesso "Il trattamento con la tossina botulinica dura pochi minuti, dà un risultato immediato e non lascia postumi visibili che possano impedire l'immediata ripresa delle attività quotidiane" spiega il Professor Lorenzetti. "Anche il trattamento con l'acido ialuronico è veloce e dà un effetto immediato, tanto che già dopo qualche ora è possibile coprire le zone trattate con il make up. Nelle prime 24-48 ore può comunque apparire un lieve rossore e la zona trattata potrebbe risultare leggermente più gonfia". In generale, entrambi questi trattamenti richiedono di stare lontani dal sole e dal calore solo per 3-4 giorni e di proteggere le parti trattate con un filtro solare. continua...

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