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Mastoplastica: rimodellamento della tasca parzialmente sottomuscolare per l’inserimento delle protesi seno

Uno studio analizza l’anatomia dell’origine sternale del grande pettorale

Quando si effettua una mastoplastica additiva parzialmente sottomuscolare, il muscolo grande pettorale viene parzialmente manipolato per la copertura dell’impianto protesi e per creare la tasca che accoglie la protesi stessa. La comprensione della sua anatomia può consentire un miglior risultato e facilitare la creazione della tasca dell’impianto.

In uno studio presentato sull’Aesthetic Surgery Journal, gli autori hanno valutato l’anatomia dell’origine sternale del grande pettorale per programmare la pianificazione dell’intervento chirurgico di mastoplastica additiva, contribuire alla creazione di una tecnica per il sottopettorale nella mastoplastica additiva e identificare i luoghi più comuni di ingresso per l’applicazione della protesi.

Le origini sternali di 24 muscoli grande pettorale sono state sezionate ed esaminate su 15 cadaveri di sesso femminile con l’obiettivo di determinare la struttura e la larghezza del pettorale di origine sternale e la sua relazione con le posizioni dei perforanti per entrare all’interno della mammella.

La larghezza media dell’origine sternale del grande pettorale era di 7,1 mm. Questa larghezza è stata abbassata leggermente dalla seconda nervatura al secondo spazio intercostale e quindi elevata progressivamente in direzione caudale verso la quinta costola. L’origine sternale termina ad una media di 5,4 mm dalla linea mediana, con la distanza massima all’altezza della quinta costola e una grande variabilità complessiva. Una fila di perforanti dall’interno dell’arteria mammaria ha attraversato lo spazio sotto il pettorale con una media di 2,7 cm dalla linea mediana.

Lo studio ha verificato che l’origine sternale del grande pettorale era sottile e molto variabile. Il parziale distacco del muscolo pettorale viene ormai realizzato routinariamente, ma le evidenze di questo studio dimostrano che è fondamentale che tale procedura venga effettuata con cautela e da un chirurgo plastico di esperienza per poter essere effettuato nella maniera più corretta.



Testo riadattato dal Prof. Pietro Lorenzetti

(Fonte: Aesthetic Surgery Journal)

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