Seconda parte dell'articolo sul lipofilling scritto dal Professor Lorenzetti per il portale Benessere.com. Leggi qui la prima parte.
Durante la prima fase dell’intervento il tessuto adiposo viene prelevato mediante
microcannule facendo attenzione ad utilizzare una bassa pressione di aspirazione
per non danneggiare gli adipociti, successivamente viene purificato separando
la componente adiposa pura dalle componenti accessorie oleose ed ematiche.
Il grasso ottenuto è quindi pronto per essere innestato nella sede
ricevente, facendo attenzione a porre tutte le cellule adipose
infiltrate in piccole quantità e a diretto contatto
con tessuti ben vascolarizzati mediante la formazione di molteplici
piccolissimi
canali.
L’intervento può durare da 30 minuti a 2 ore sulla base dell’estensione e del
numero delle zone da trattare. Le zone di prelievo vengono coperte con medicazioni
compressive per ridurre al minimo gli edemi e le eventuali ecchimosi. Le aree
innestate vengono protette con particolari medicazioni per evitare il più possibile,
nelle prime ore, traumi della zona o migrazione del grasso impiantato.
L’intervento di lipofilling non è doloroso e non lascia cicatrici visibili. Nelle settimane successive si ha un graduale ritorno alle normali
attività lavorative e sociali. I risultati visibili già alcune settimane dall’intervento
si assestano definitivamente nel giro di sei mesi. Una piccola percentuale variabile
dal 5 al 20 % di tessuto adiposo innestato può andare incontro a riassorbimento
nei mesi successivi all’intervento. La procedura è agevolmente ripetibile.
Il risultato di un intervento di lipofilling del corpo è
generalmente molto soddisfacente. Inoltre, grazie alla ricchezza in
cellule staminali propria del tessuto adiposo,
il lipofilling determina un miglioramento estetico globale della regione
trattata.
Pietro Lorenzetti