Il termine chirurgia deriva dal greco modellare, plasmare. Nonostante quella plastica non sia una chirurgia indispensabile, può contribuire alla qualità di vita e all'accettazione di sè. Anche l'OMS e il codice deontologico dei medici definiscono la salute non solo come uno stato di assenza di malattia ma come "stato di benessere sia fisico che psichico". E ben sappiamo che l'aspetto fisico e alcune sue caratteristiche possono determinare una profonda sofferenza interiore. Si tratta di 150mila interventi praticati ogni anno solo in Italia.
Ma l'estrema diffusione ha dato luogo anche a fenomeni di estremo abusivismo con interventi eseguiti in ambulatori non attrezzati delle minime condizioni di sicurezza operatoria, eseguiti da medici talora non sufficientemente preparati che offrono interventi a basso costo, sino ad arrivare alle catene di chirurgia "low cost" e ai viaggi "intervento e vacanza" tutto compreso di cui spesso abbiamo parlato evidenziandone limiti e rischi.
Oggi grazie anche al lavoro incessante delle società scientifiche di categoria sta entrando nella consapevolezza comune l'assunto che la chirurgia [plastica, ndr] è un atto medico complesso, che può comportare dei rischi e che risparmiare non è mai un buon investimento. Basterebbe pensare al recente caso delle protesi PIP che ha coinvolto almeno 8mila donne in tutta Italia costrette a tornare sul tavolo operatorio con il timore di avere impiantato nel corpo una potenziale bomba ad orologeria.
Chi offre un intervento alla metà del prezzo di mercato sta risparmiando su qualcosa e non certo sul proprio guadagno. Dati statistici, verificati nella pratica, ci dicono che il 25% degli interventi eseguiti è di tipo secondario ossia un nuovo intervento nello stesso distretto corporeo per correggere un errore, rimediare, riparare un risultato insoddisfacente o "annullare" gli effetti di un intervento precedente. In questo quadro posso dire, a titolo di esempio, che il 15% dei miei pazienti sono persone che vogliono rimediare ai danni di operazione eseguite all'estero in strutture low cost.