Bellezza in sicurezza

Un po' di informazioni in tema di sicurezza

04 luglio 2012

Immagine di 6dbf091f-007e-4f5b-8ad7-598b0b89b5fa

Il 15% dei pazienti va sotto i ferri una seconda volta per rimediare ai danni causati in strutture estere e low cost. 37 mila interventi l'anno sono ripetizioni del primo.

Il termine chirurgia 'plastica' deriva dal greco plassein = modellare, plasmare. Nonostante non sia una chirurgia indispensabile per motivi strettamente medici, essa può contribuire alla qualità di vita e all'accettazione di sè. Anche l'OMS e il Codice Deontologico dei medici definiscono la salute non solo come uno stato di assenza di malattia ma come 'stato di benessere sia fisico che psichico'. E ben sappiamo che l'aspetto fisico e alcune sue caratteristiche possono determinare una profonda sofferenza interiore.
Si tratta di 150mila interventi ogni anno solo in Italia, un mercato che negli ultimi 20 anni ha visto proliferare specialisti, aziende e prodotti. L'esplosione dell'offerta negli anni '90, la maggiore sicurezza delle tecniche chirurgiche e anestesiologiche ha reso la chirurgia plastica democratica e accessibile a tutti. L'intervento che era svolto in segreto, diventa un fattore di status economico da esibire. Ma l'estrema diffusione ha dato luogo anche a fenomeni di abusivismo con interventi eseguiti in ambulatori non attrezzati delle minime condizioni di sicurezza operatoria, eseguite da medici talora non sufficientemente preparati che offrono interventi a basso costo, sino ad arrivare alle catene di chirurgia 'low cost' e ai viaggi 'intervento e vacanza' tutto compreso di cui spesso abbiamo parlato evidenziandone limiti e rischi.

Oggi grazie anche al lavoro incessante delle società scientifiche di categoria sta entrando nella consapevolezza comune l'assunto che la chirurgia è un atto medico complesso, che può comportare dei rischi e che risparmiare non è mai un buon investimento. Basterebbe citare il recente caso delle protesi PIP che ha coinvolto almeno 8mila donne in tutta Italia costrette a tornare sul tavolo operatorio con il timore di avere impiantato nel corpo una potenziale bomba ad orologeria.

Chi offre un intervento alla metà del prezzo di mercato sta risparmiando su qualcosa e non certo sul proprio guadagno. Dati statistici, verificati nella pratica clinica quotidiana, ci dicono che il 25% degli interventi eseguiti quotidianamente è di tipo 'secondario' ossia un nuovo intervento nello stesso distretto corporeo per correggere un errore, rimediare ad un danno, riparare un risultato insoddisfacente o 'annullare' gli effetti di un intervento precedente.
In questo quadro il 15% dei miei pazienti sono persone che vogliono rimediare ai danni di operazioni eseguite all'estero in strutture low cost” spiega il Professor Lorenzetti. “Di questi oltre 37mila interventi l'anno, più del 65% viene eseguito da un medico diverso da quello che ha effettuato la prima operazione.
La chirurgia plastica ha un impatto e un coinvolgimento psicologico molto profondo e pone, anche legalmente, un obbligo di 'risultato'
. Se questo non viene raggiunto, spesso decade il patto di fiducia che lega chirurgo e paziente. Il 50% dei risultati non soddisfacenti inoltre è attribuibile ad un mancato dialogo nella prima visita o nel colloquio pre-operatorio (fenomeno comune a quasi tutte le branche chirurgiche). Alcuni colleghi non ascoltano il paziente e non leggono tra le righe le reali attese, altri non spiegano l'intervento o cosa si possono attendere davvero, delegando il compito al modulo di 'consenso informato'. Gli interventi secondari sono troppi ed hanno un costo per tutti.
Alle volte però il problema non risiede nell'abilità o nel gusto del medico ma nella scelta dei prodotti da utilizzare: esistono infatti diversi livelli di qualità e talora si sceglie di risparmiare mentre bisognerebbe sempre affidarsi alle aziende leader che sono una garanzia per il paziente ma anche per il medico.
Altro fenomeno purtroppo in aumento è il reperimento di materiali tramite siti internet di commercio internazionale dove è possibile ricevere per posta in pochi giorni filler prodotti ad Hong Kong, botulino cinese o protesi thailandesi anche bisturi e filo da sutura a basso costo, tutti prodotti privi di qualsiasi garanzia del produttore, spesso autorizzati solo in mercati marginali e acquistabili per poche decine di dollari
”.

Chi acquista questi prodotti nel nostro paese? Non è dato saperlo, ma il mercato esiste. Affidarsi ad aziende leader significa invece essere garantiti anche per anni.
Bisogna diffidare anche dai medici 'di passaggio', consigliati dalla profumiera di turno, dai chirurghi sudamericani che vengono in Italia per due settimane l'anno, e poi tornano dopo sei mesi. Chi esegue il controllo post operatorio? E chi gestisce eventuali complicazioni? Spesso i pronto soccorso degli ospedali.
Il nuovo diktat della chirurgia plastica italiana che si qualifica tra le migliori al mondo è quindi 'sicurezza dei materiali e delle procedure e qualità', gli strumenti grazie ai quali sarà possibile abbattere il rateo di interventi secondari, soddisfare i pazienti e limitare i danni reali.

Ultimi articoli

Festa nazionale ANDOS Onlus - ANDOS Onlus

Festa nazionale ANDOS Onlus

Il Prof. Lorenzetti tra gli ospiti della manifestazione

Mercoledì 2 febbraio si è tenuta a Catania la seconda festa nazionale dell'ANDOS Onlus. L'organizzazione si occupa si fornire una serie di servizi alle donne operate al seno: formazione articolata ...

Il chirurgo dell'anima - pietro lorenzetti 1

Il chirurgo dell'anima

Il Prof. Lorenzetti presenta il nuovo libro

In principio fu l'intelligenza estetica... ora il chirurgo plastico vi tocca l'anima! Nel 2009 il Prof. Pietro Lorenzetti, tra i maggiori esperti di chirurgia plastica in Italia, ha pubblicato ...

Quando l'intervento può trasformarsi in tragedia - Claudia Aderotimi

Quando l'intervento può trasformarsi in tragedia

Il parere del Prof. Lorenzetti sulla morte di Claudia Aderotimi

Il caso della studentessa nigeriana Claudia Aderotimi deceduta a Londra per un arresto cardiaco dopo una iniezione di silicone ai glutei per aumentarne il volume ha innescato una polemica ...

Primo congresso in Europa sulla gluteoplastica - Convegno gluteoplastica

Primo congresso in Europa sulla gluteoplastica

Il Prof. Pietro Lorenzetti tra i relatori italiani

Sabato 27 novembre si è tenuto a Roma presso l'Hotel Aran Mantegna il primo congresso in Europa sulla gluteoplastica. Il Prof. Pietro Lorenzetti, è stato tra i relatori dell'importante meeting ...

Panorama parla dell'allarme botulino - Panorama

Panorama parla dell'allarme botulino

Il settimanale riporta l'opinione del Prof. Lorenzetti

Il settimanale Panorama ha dedicato qualche giorno fa ampio spazio alla tossina botulinica, dedicando la copertina al mercato nero che si muove intorno a questo sostanza sempre più richiesta in ...

Obesità, epidemia del terzo millennio - Convegno obesità a Catania

Obesità, epidemia del terzo millennio

Il 9 aprile convegno a Catania con il Prof. Pietro Lorenzetti

Negli ultimi 10 anni le problematiche inerenti a sovrappeso e obesità sono aumentate esponenzialmente. Basti pensare che in Italia è obeso il 9% della popolazione adulta, con una crescita del 2,5% ...

Prenota una visita Icona biscotto Le tue preferenze relative alla cookie policy