Chirurgia plastica, nuove tendenze e sensibilità
Il Professor Lorenzetti ne parla a Start
28 gennaio 2013
Secondo la Società Internazionale di chirurgia estetica e plastica nel 2010 l'Italia è stata sul podio dei ritocchi estetici insieme a Corea del Sud e Grecia, seguita dal Brasile. Partendo da questa notizia, Start, programma radiofonico di Radio1, intervista il Professor Lorenzetti sulla situazione della chirurgia plastica in Italia.
La giornalista Annalisa Manduca chiede innanzitutto al chirurgo plastico se il settore della chirurgia estetica ha subito un calo in questi anni di crisi.
L'esperienza del Professor Lorenzetti testimonia che la crisi si è sentita meno nella medicina estetica, dove i trattamenti a base di botulino e di filler di acido ialuronico hanno costi economicamente più sostenibili rispetto alla chirurgia plastica.
Lorenzetti ritiene che sicuramente la crisi ha determinato una selezione da parte dei pazienti che sono diventati più esperti ed attenti nei confronti di tante offerte low cost in questo ambito.
Una delle tendenze che provengono dagli Stati Uniti consiste nell'utilizzo di botulino anche su pazienti molto giovani. Al riguardo la posizione di Lorenzetti è chiara: chi inietta tossina botulinica a pazienti di venti anni non è una persona coscenziosa. Il botulino è un ottimo strumento di qualità nelle mani del medico estetico se utilizzato in persone adulte e che siano adatte a subire questo trattamento, indicato per lavorare sulle rughe della regione frontale, quelle marcate perioculari, le "zampe di gallina". Il botulino è assolutamente da non usare al primo comparire di piccolissimi inestetismi o segni di stanzhezza sulla pelle di una giovane donna.
La richiesta di bellezza è un concetto ormai sdoganato. Aumentano le domande di qualsiasi tipo, con una grande crescita nell'ultimo periodo degli interventi per l'addome. Le donne rappresentano ancora la fascia principale dalla quale provengono le richieste, ma aumentano sempre di più anche gli uomini. Il Professor Lorenzetti rivela che la perchentuale di uomini che richiedono interventi di chirurgia e medicina estetica ha superato il 30% del totale.
Gli interventi richiesti dalla popolazione maschile sono molto vari, anche se l'uomo tende a nascondere maggiormente il ricorso alla chirurgia plastica e ad essere più diffidente nei confronti di qualche piccola sofferenza per migliorare il proprio aspetto.
Come ricorda la giornalista Annalisa Manduca, negli ultimi anni il Professor Lorenzetti si è speso molto per una chirurgia plastica sobria, non invasiva, parlando di "Intelligenza Estetica" e contrastando canoni di bellezza ai quali tutti si devono omologare.
Il chirurgo plastico sostiene che questo messaggio di sobrietà sta sempre di più prendendo piede tra i pazienti anche se è difficile perché si è spesso attratti da messaggi illusori che promettono al paziente di cambiare vita, senza fargli rendere conto che il suo aspetto viene stravolto e peggiorato. Il Professor Lorenzetti continua comunque ad insistere su questo aspetto che ritiene fondamentale nell'approccio alla chirurgia plastica.
La giornalista Annalisa Manduca chiede innanzitutto al chirurgo plastico se il settore della chirurgia estetica ha subito un calo in questi anni di crisi.
L'esperienza del Professor Lorenzetti testimonia che la crisi si è sentita meno nella medicina estetica, dove i trattamenti a base di botulino e di filler di acido ialuronico hanno costi economicamente più sostenibili rispetto alla chirurgia plastica.
Lorenzetti ritiene che sicuramente la crisi ha determinato una selezione da parte dei pazienti che sono diventati più esperti ed attenti nei confronti di tante offerte low cost in questo ambito.
Una delle tendenze che provengono dagli Stati Uniti consiste nell'utilizzo di botulino anche su pazienti molto giovani. Al riguardo la posizione di Lorenzetti è chiara: chi inietta tossina botulinica a pazienti di venti anni non è una persona coscenziosa. Il botulino è un ottimo strumento di qualità nelle mani del medico estetico se utilizzato in persone adulte e che siano adatte a subire questo trattamento, indicato per lavorare sulle rughe della regione frontale, quelle marcate perioculari, le "zampe di gallina". Il botulino è assolutamente da non usare al primo comparire di piccolissimi inestetismi o segni di stanzhezza sulla pelle di una giovane donna.
La richiesta di bellezza è un concetto ormai sdoganato. Aumentano le domande di qualsiasi tipo, con una grande crescita nell'ultimo periodo degli interventi per l'addome. Le donne rappresentano ancora la fascia principale dalla quale provengono le richieste, ma aumentano sempre di più anche gli uomini. Il Professor Lorenzetti rivela che la perchentuale di uomini che richiedono interventi di chirurgia e medicina estetica ha superato il 30% del totale.
Gli interventi richiesti dalla popolazione maschile sono molto vari, anche se l'uomo tende a nascondere maggiormente il ricorso alla chirurgia plastica e ad essere più diffidente nei confronti di qualche piccola sofferenza per migliorare il proprio aspetto.
Come ricorda la giornalista Annalisa Manduca, negli ultimi anni il Professor Lorenzetti si è speso molto per una chirurgia plastica sobria, non invasiva, parlando di "Intelligenza Estetica" e contrastando canoni di bellezza ai quali tutti si devono omologare.
Il chirurgo plastico sostiene che questo messaggio di sobrietà sta sempre di più prendendo piede tra i pazienti anche se è difficile perché si è spesso attratti da messaggi illusori che promettono al paziente di cambiare vita, senza fargli rendere conto che il suo aspetto viene stravolto e peggiorato. Il Professor Lorenzetti continua comunque ad insistere su questo aspetto che ritiene fondamentale nell'approccio alla chirurgia plastica.