Botulino, filler e lifting per il viso

Lorenzetti ospite di Medicina 33

17 marzo 2014

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Botulino, acido ialuronico e collagene: soluzioni per ringiovanire il viso senza ricorrere al bisturi. Di questi argomenti, delle precauzioni da prendere per un corretto utilizzo di questi materiali e dei vantaggi che se ne possono ottenere si è parlato nel corso di Medicina 33 che ha ospitato un servizio con il Professor Lorenzetti.

Indipendentemente dalle rughe o da altri segni che si formano sulla pelle, il viso rappresenta la parte del corpo che maggiormente tende a indicare i segni dell'invecchiamento. Senza ricorrere al lifting del viso, grazie a prodotti di medicina estetica, è possibile ottenere ottimi risultati.
Nelle pazienti con meno di 40 anni è possibile ottenere buoni risultati sul terzo superiore del viso grazie all'utilizzo della tossina botulinica. Questa sostanza, se ben collocata, riduce la capacità di contrazione della regione frontale e perioculare, risolvendo in questo caso l
e cosiddette "zampe di gallina", e della regione glabellare.

Ogni anno in Italia vengono utilizzate circa 100mila fiale di botulino che molto raramente genera dei problemi, a patto di rispettare alcune fondamentali precauzioni.
Nella sua esperienza di medico estetico, il Professor Lorenzetti, sostiene che è assolutamente importante che sia utilizzato un farmaco certificato nel nostro Paese applicato da un esperto. Nel caso in cui ci si affidi ad un medico estetico inesperto, infatti, il risultato dell'iniezione di botulino è assolutamente innaturale poiché si verifica un blocco completo della mimica del volto.

Per ridare armonia ad un volto invecchiato, scavato dal tempo, vengono utilizzati i cosiddetti filler, prodotti a base di acido ialuronico completamente riassorbibili, che permettono di colmare, ovvero di rimpire, gli inestetismi del volto. Sono assolutamente da evitare i filler non riassorbibili che possono deturpare il viso anche in maniera molto grave nel corso degli anni. Per questa ragione, ogni trattamento dura tra i 3 e i 4 mesi e va ripetuto.

Quando la medicina estetica non è sufficiente a risolvere i problemi del volto, è necessario rivolgersi al chirurgo plastico. In questo caso, l'approccio al lifting del viso da parte del chirurgo plastico deve essere completamente innovativo, sostiene il Professor Lorenzetti. Non si deve "togliere della pelle", ma tentare di dare al viso un aspetto più giovanile e florido riposizionando i tessuti, rimettendo le strutture del volto nella posizione in cui si trovavano alcuni anni prima.
Il chirurgo plastico, quindi, lavorerà sul sopracciglio rialzandolo dalla posizione nella quale si trova, sugli zigomi e sulla regione mandibolare il cui contorno dovrà essere reso più asciutto.

Nell'approccio moderno al lifting del viso le cicatrici sono meno visibili rispetto al passato, ma ciò non toglie che questo intervento, come tutte le operazioni di chirurgia plastica, non debba essere assolutamente sottovalutato.
Il paziente, sostiene Lorenzetti, va studiato prima dell'intervento con accurati accertamenti e una minuziosa visita anestesiologica ed è assolutamente necessario che si rivolga ad una struttura in grado di supportarlo e seguirlo anche dopo l'operazione. Il chirurgo plastico conclude il suo intervento ricordando che l'astensione dal fumo è molto importante per almeno tre settimane prima e per due settimane dopo l'intervento.

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