News

Mastopessi per il seno cadente dopo il dimagrimento

Lorenzetti parla del lifting al seno a Medicina 33

A Medicina 33 del 19 aprile 2016 si parla dell'intervento di mastopessi praticato a seguito di una importante perdita di peso. Testimone di una esperienza di questo tipo è Miriam, paziente del Professor Lorenzetti, il quale spiega in un servizio la tecnica operatoria e i risultati che la mastopessi può offrire. Dopo aver perso molti chili a seguito di un percorso di dimagrimento, Miriam ha verificato una diminuzione della taglia del seno che è diventato cadente e fonte di disagio soprattutto per la giovane età della paziente. Miriam si è quindi sottoposta con il Professor Lorenzetti ad un intervento di mastopessi, lifting del seno, per risollevare e rimodellare il seno cadente. Le donne vanno incontro a questo problema a causa di un forte dimagrimento o dopo l'allattamento al seno. Si registra una sproporzione tra il contenitore, la pelle, e il contenuto, la ghiandola mammaria e il tessuto adiposo, dichiara Lorenzetti. Per questo motivo il seno tende a scendere, rendendo necessario un intervento di mastopessi. A seguito di una visita accurata, il chirurgo plastico decide come intervenire in base alla gravità della situazione nella quale si ritrova la paziente. Infatti, si passa da casi in cui la mammella è in posizione normale, e si può procedere al solo impianto di protesi per una mastoplastica additiva, a situazioni in cui ghiandola mammaria e capezzolo sono cadenti. In quest'ultimo caso, con la mastopessi è possibile ricollocare la ghiandola mammaria e l'areola ed asportare la cute in eccesso. Miriam si dice consapevole del fatto che si tratti comunque di un intervento chirurgico che prevede dovute precauzioni ed ha degli inevitabili rischi, ma che la sua motivazione è stata più forte delle sue paure, tanto da portarla ad affrontare l'operazione con serenità. Nel caso di pazienti giovani come Miriam, viene spesso consigliato l'inserimento di una protesi che si abbina all'intervento di mastopessi. Le protesi mammarie moderne, sostiene Lorenzetti, sono costituite di gel coesivo di silicone, compatto, ed hanno una forma anatomica a goccia. Queste caratteristiche permettono di dare una forma stabile al seno, con risultati estremamente validi dal punto di vista estetico e duraturi nel tempo. Sia per gli interventi di mastopessi, sia per quelli di mastoplastica additiva, è consigliabile collocare la protesi in sede sottomuscolare. Questa posizione garantisce un migliore risultato estetico ed una migliore copertura della protesi, che non sarà né palpabile né visibile. Inoltre la paziente potrà studiare bene la ghiandola mammaria in futuro con l'ecografia fino ai 40 anni e con l'aggiunta della mammografia dopo questa età per effettuare tutti gli screening oncologici per le patologie tumorali. L'operazione dura circa 1 ora e 30 minuti in anestesia generale. Le cicatrici vengono nascoste da un esperto chirurgo plastico. Alcune volte, sostiene Lorenzetti, è sufficiente un'incisione solo attorno all'areola (tecnica periareolare), in altre circostanze è necessario eliminare pelle da tutta la ghiandola mammaria con la realizzazione di una cicatrice verticale, mentre nei casi più complicati con molta pelle in eccesso, bisogna proesguire nell'incisione anche nel solco sottomammario, sede dove la cicatrice si nasconde molto bene. In conclusione del servizio, Miriam dichiara di stare bene con se stessa e che il suo rapporto con gli altri è migliorato alla luce dell'equilibrio personale ritrovato. Per vedere il servizio con il Professor Lorenzetti a Medicina 33 del 19 aprile, clicca qui.

Immagine di dfea0c6d-a259-43e5-baf5-3eddad5c112c

Diete miracolose: alcune importanti precisazioni scientifiche

Lorenzetti interviene sulla “dieta Lemme” dopo i dibattiti in tv

Continua ad essere di estrema attualità la “dieta” del dottor Lemme per perdere peso alla quale si sarebbero sottoposti alcuni personaggi famosi. Dopo diverse partecipazioni ai programmi di Barbara d’Urso, Pomeriggio 5 e Domenica Live, in cui sono stato coinvolto in prima persona ad intervenire sulla questione, vorrei chiarire definitivamente la mia posizione sull'argomento. La premessa fondamentale del mio ragionamento è che il sottoscritto Pietro Lorenzetti è un chirurgo plastico specializzato da anni nel suo campo. Non sono un dietologo, né tantomeno un nutrizionista. Di conseguenza non mi permetto di fornire consigli né diete né indicazioni alimentari, a differenza di quanto fa qualcun altro che, pur non avendo alcun titolo, si “diletta” a suggerire (dietro pagamento) percorsi di dimagrimento a pazienti che si affidano alle sue “cure” spesso per ragioni che vanno ben al di là della perdita di peso. Sono un chirurgo plastico, scrivevo, e, in quanto chirurgo plastico parlo del mio campo di interesse e non esito a dire, senza timore di essere smentito, che dopo aver perso 25-30 kg la pelle in eccesso non scompare, non si riassorbe, non si volatilizza nell’aria. L’unico modo per eliminare la pelle in eccesso dopo un dimagrimento consistente, è intervenire con la chirurgia estetica volta a rimuovere l’eccesso di cute nelle parti del corpo che lo presentano. Allo stesso modo, attraverso l’alimentazione è impossibile eliminare il grasso esclusivamente dai punti in cui si vuole. Dopo diverse settimane di dibattito, ritengo opportuno, inoltre, effettuare delle precisazioni di carattere medico generale su alcune delle falsità scientifiche che ho dovuto ascoltare. La dieta mediterranea non ha rischi oncologici di per sé, tanto che è divenuta patrimonio immateriale dell’umanità tutelato dall’UNESCO. Alla luce delle conoscenze moderne, che nessun “genio” incontrato ultimamente è in grado di smentire scientificamente, la chemioterapia è utile e spesso indispensabile nella cura del tumore. Chi sostiene una cosa diversa durante una trasmissione televisiva seguita da molti telespettatori è pericoloso per la società. Come sostenuto anche dal mio collega Salvo Mazzarino a Domenica Live, all’interno di una dieta è fondamentale concepire la differenza tra perdita di peso e perdita di grasso. Quello che fa male all’organismo non è il peso in sé, ma il peso del grasso. Se in poco tempo si perde molto peso, spesso quei chili persi non sono rappresentati da grasso e possono essere ripresi dai pazienti a brevissima distanza di tempo. Un dimagrimento ponderato, serio, equilibrato, che non sconvolga l’organismo è un percorso graduale, in cui si fanno, prima dell’inizio, delle analisi per valutare la percentuale di grasso da perdere, si monitora l’intero organismo nel corso della dieta e si giunge a dei risultati senza rischi per il corpo. In conclusione, vorrei nuovamente lanciare un appello, un mio “chiodo fisso” sul quale ho sempre puntato per la sicurezza del paziente: rivolgetevi sempre, solo ed esclusivamente a professionisti seri, qualificati e competenti. Questo è valido in chirurgia plastica, in medicina estetica e, come potete vedere, in qualsiasi altro campo della medicina. Pietro Lorenzetti

Immagine di 238211fe-9a83-4721-a58c-5544aa5d39c1

PRP, tecnica per migliorare la pelle del viso

Lorenzetti interviene a Pomeriggio 5

A Pomeriggio 5 si torna a parlare di eccessi in chirurgia plastica e di tecniche innovative di medicina estetica per migliorare la pelle del volto. In un servizio introduttivo vengono raccontate diverse storie a dir poco assurde tra persone che somigliano a gatti, a bambole o che hanno tre seni. Tra gli altri ospiti, c'è un ragazzo che si è sottoposto a diverse operazioni a seguito delle quali è maturata una grossa somiglianza con il suo idolo Michael Jackson. In collegamento con la trasmissione, il Professor Lorenzetti parla di eccessi in chirurgia plastica e spiega la tecnica del PRP per migliorare la qualità della cute del viso. Marco, il ragazzo che somiglia a Michael Jackson, racconta la sua storia fatta di tanti interventi. A seguito di alcune operazioni al naso oggi il ragazzo somiglia al suo idolo, ma con conseguenze in termini di problemi di respirazione e una pronuncia nasale molto accentuata. Lorenzetti sottolinea che gli eccessi non sono mai giusti e che se ci si sottopone ad interventi in strutture adeguate e da professionisti affidabili non ci sono grossi rischi post operatori legati ad interventi male eseguiti. Anche nel caso di primi interventi andati male, evidenzia Lorenzetti, con un'operazione successiva si può rimediare al danno. Se invece si ritorna più volte sulla stessa o su parti diverse del corpo, a quel punto c'è da chiedersi se non ci sia qualche ragione psicologica che muove la persona, piuttosto che la volontà di correggere un inestetismo più o meno accentuato. In studio Francesca Cipriani racconta la sua esperienza con la gluteoplastica. Nel primo intervento le protesi sono state collocate sottopelle e non sotto il gluteo. Il risultato estetico è stato chiaramente disastroso e per risolvere il problema sono state necessarie ben sei operazioni. Lorenzetti spiega quindi che è indicativo della qualità del chirurgo plastico scelto il fatto che costui abbia deciso di effettuare questa collocazione delle protesi, quando tutta la comunità scientifica internazionale opta per la soluzione sottomuscolare: ennesima conferma della necessità di affidarsi sempre a professionisti seri. Lorenzetti poi presenta la tecnica PRP per il miglioramento dell'aspetto del volto. Viene effettuato un prelievo di sangue del paziente, il sangue viene depurato attraverso una centrifuga ed arricchito con piastrine. A quel punto la sostanza viene riutilizzata in chirurgia estetica soprattutto nel volto per ridare turgore e sostegno ai tessuti e migliorare la qualità estetica del viso. Questa tecnica, che ha importanti benefici anche in altre patologie funzionali del corpo, in medicina estetica si utilizza sul viso ma anche a seguito di interventi di trapianto di capelli per dare rinforzo alla crescita e in molteplici altre circostanze. La procedura è assolutamente indolore e, per iniettare la soluzione, viene utilizzato un ago molto sottile per fare delle piccole iniezioni sottopelle senza alcun disagio per il paziente. Non si tratta di un riempitivo, non fa sparire rughe e segni perioculari, ma migliora la qualità della cute. La procedura è ripetibile più volte sempre in base della risposta del paziente alla tecnica effettuata. Per vedere l'intervento del Professor Lorenzetti a Pomeriggio 5 del 7 aprile 2016 clicca qui e posiziona il cursore al minuto 31.

Immagine di a4b24038-5183-4539-a7c5-0d4e94576d79

Pelle in eccesso dopo il dimagrimento

Lorenzetti ne parla a Pomeriggio 5

A Pomeriggio 5 del 29 marzo 2016 si torna a parlare di diete, partendo dal caso di Flavio Briatore che è dimagrito molti chili nel recente passato, argomento discusso a Domenica Live di pochi giorni prima. In collegamento con la trasmissione di Barbara d'Urso, il Professor Lorenzetti, che è stato chiamato ad intervenire su come la chirurgia plastica sia in grado di eliminare gli eccessi di pelle dopo grandi dimagrimenti. Insieme a Lorenzetti è presente Chiara, una sua paziente che ha perso 60 kg in tre anni. Tra gli altri ospiti della trasmissione, il dottor Lemme che presenta la propria dieta e alcuni casi di suoi pazienti. Chiara sostiene di aver perso 60 kg in tre anni attraverso una dieta graduale e bilanciata che si è caratterizzata come una vera e propria rieducazione alimentare. A seguire il dottor Lemme presenta la dieta di sua invenzione e si confronta con le altre ospiti in studio. Nel suo intervento Lorenzetti sottolinea che quando si è a dieta è importante cambiare il proprio stile di vita, avere un approccio al cibo continuativo che non si limiti al periodo in cui si perde peso. Bisogna mantenere uno stile di vita salutare nell'alimentazione anche dopo essere dimagriti. Lorenzetti non discute il metodo con il quale si perde peso, quanto piuttosto che se non si impara ad alimentarsi correttamente il dimagrimento considerevole non serve a nulla. Il chirurgo plastico sostiene fermamente che non è possibile perdere peso e scolpire il corpo attraverso la dieta esclusivamente nelle parti in cui si vuole perdere del grasso. Per vedere l'intervento del Professor Lorenzetti a Pomeriggio 5 del 29 marzo 2016, clicca qui e posiziona il cursore al minuto 32.

Immagine di 5e2a8b63-6138-4d70-99e6-1d2b9cbbb3e5

Dieta e pelle in eccesso

Lorenzetti interviene a Domenica Live

Ha fatto molto discutere il dimagrimento di Flavio Briatore e il metodo al quale si sarebbe sottoposto per perdere peso. Di questo argomento si è discusso a Domenica Live del 20 marzo 2016 con la presenza in studio tra gli altri ospiti anche del Professor Pietro Lorenzetti, in qualità di chirurgo plastico esperto negli interventi dopo importanti dimagrimenti. Tra gli altri ospiti è presente il dottor Lemme che sostiene di aver fatto dimagrire Flavio Briatore di 18 chili in meno di tre mesi e aver ridato giovinezza al viso senza sottoporlo a nessun trattamento estetico. La puntata si incentra sulla "dieta" proposta dal dottor Lemme con varie opinioni sulla pericolosità del trattamento proposto e un accesissimo dibattito in studio con le signore presenti. Interpellato da Barbara d'Urso sull'argomento, Lorenzetti non usa mezzi termini nel definire la dieta definendola un imbroglio. Lorenzetti non entra nel merito della professionalità del dottor Lemme, ma spiega scientificamente di cosa si stia parlando. Innanzitutto, si possono perdere anche molti chili in breve tempo, ma il peso perso così velocemente viene recuperato altrettanto rapidamente. Inoltre, non esiste nessuna possibilità al mondo che a 60 anni la pelle si ritragga da sola dopo un dimagrimento di molti chili. Per il dimagrimento il percorso medico è molto chiaro, sottolinea Lorenzetti. Fare prima di tutto la dieta per perdere peso che se non dà frutti può essere sostituita dalla chirurgia bariatrica che oggi offre ottimi risultati. In ogni caso, se si perdono molti chili, la retrazione totale della pelle non è possibile. Per vedere l'intervento del Professor Lorenzetti a Pomeriggio 5 del 20 marzo 2016, clicca qui e posiziona il cursore al minuto 01:47.

Immagine di e5ae9e98-ed32-4f97-8114-62da44117fc6
Totale: 252
Prenota una visita Icona biscotto Le tue preferenze relative alla cookie policy