Aprile, chirurgia del seno

Chirurgia del seno

Gli interventi di modellamento del seno sono quelli maggiormente richiesti in chirurgia plastica.
L'equipe di esperti diretta dal Prof. Pietro Lorenzetti è in grado di intervenire per risolvere tutti i problemi estetici legati al seno.
L'aumento della forma tramite mastoplastica additiva, può spesso risolvere anche problemi psicologici legati alle ridotte dimensioni del seno. La mastoplastica riduttiva, che consente di dimunuire le dimensioni del seno, permette di risolvere molti problemi legati all'eccessivo peso che grava sulla colonna vertebrale. Il lifting del seno, o mastopessi, infine, ridona una forma e un aspetto complessivo giovanile al seno.

Mastoplastica additiva, la diretta live su Twitter

La diretta dell'intervento raccontata dal Professor Lorenzetti

Per la rubrica "L'intervento del mese", il 24 aprile 2013, il Professor Pietro Lorenzetti, supportato dal suo staff, ha realizzato la diretta su Twitter tramite il suo account @proflorenzetti di un intervento di mastoplastica additiva. Nel corso della diretta sono stati utilizzati, per ogni tweet, gli hashtag #interventodelmese e #mastoplastica. Di seguito e in allegato le fasi dell'intervento raccontate dal Professor Lorenzetti. 11.00 – Stiamo per iniziare #mastoplastica additiva che twitterò in diretta. Miei collaboratori scrivono su mia indicazione #interventodelmese 11.05 – Intervento di #mastoplastica durerà circa 30 minuti. La paziente è Chiara (nome di fantasia), 25 anni #interventodelmese 11.10 – Chiara si sottoporrà a #mastoplastica additiva: da tempo soffre personalmente per poco #seno #interventodelmese 11.12 – Chiara è giovane e sono contento che il mio intervento di #mastoplastica possa aiutarla a sentirsi meglio in futuro #interventodelmese 11.15 – Collaboreranno con me dott. Napoli (aiuto) dott.ssa Sangregorio (anestesista) dott.ssa Galinska (strumentista) #interventodelmese 11.17 – La dott.ssa Galinska disinfetta e delimita il campo operatorio con teli sterili #interventodelmese #mastoplastica 11.20 – Chiara è abbastanza tranquilla, sicura che tutto andrà bene e dopo vivrà meglio #mastoplastica #interventodelmese 11.22 – Rassicuro ulteriormente la paziente ricordandole che la durata dell’intervento di #mastoplastica è decisamente breve #interventodelmese 11.25 – Oggi in sala operatoria risuonano le note di Rod Stewart, non il preferito di Chiara che gradirebbe #TizianoFerro :-) #interventodelmese 11.30 – Anestesia locale + blanda sedazione endovenosa, paziente sarà cosciente, autonoma nel respiro, ma leggermente stordita #interventodelmese 11.35 – Dott.ssa Sangregorio inietta anestesia a Chiara. Grazie alla blanda sedazione Chiara è calma #interventodelmese #mastoplastica 11.40 – Chiara è adesso sotto anestesia, tutto pronto, #mastoplastica additiva può iniziare #interventodelmese 11.42 – Procedo con infiltrazione dell’anestetico e dell’adrenalina ad entrambi i seni #interventodelmese #mastoplastica 11.44 – Adesso tocca aspettare 10-15 minuti prima di parte chirurgica, l’infiltrazione deve fare effetto #interventodelmese #mastoplastica 11.55 – Infiltrazione anestetico+adrenalina ha effetto, siamo pronti, inizio con il seno sinistro #mastoplastica #interventodelmese 11.56 – Incido nel solco inframammario per 3-4 cm. Effettuo scollamento sopra fascia muscolo grande pettorale #mastoplastica #interventodelmese 11.58 – Allestisco tasca sotto muscolo grande pettorale che se perfettamente individuato è praticamente esangue #mastoplastica #interventodelmese 12.00 – Tutto perfettamente riuscito, quasi nessuna fuoriuscita di sangue, effettuo piccola e accurata emostasi #mastoplastica #interventodelmese 12.02 – Infiltrazione con naropina del pilastro ascellare e zona di incisione per ridurre fastidio postoperatorio #mastoplastica #interventodelmese 12.04 – Dott.ssa Galinska disinfetta zona intorno a incisione e divaricatore per inserimento protesi #seno #mastoplastica #interventodelmese 12.05 – Strumentista tratta i guanti con cui prenderò protesi con garza bagnata per togliere talco in superficie #mastoplastica #interventodelmese 12.06 – Cambio i guanti con quelli trattati senza talco per evitare possibile fattore nocivo per protesi #mastoplastica #interventodelmese 12.07 – Dott.ssa Galinska apre contenitore protesi e colloca soluzione antibiotica #mastoplastica #interventodelmese 12.09 – Prendo la protesi e la colloco nella tasca sotto muscolo grande pettorale creata in precedenza #mastoplastica #interventodelmese 12.10 – Protesi inserita correttamente, colloco garza con betadine su incisione e passo al lato destro #mastoplastica #interventodelmese 12.12 – Incido per 3-4 cm solco inframammario, poi scollamento sopra la fascia del muscolo grande pettorale #mastoplastica #interventodelmese 12.14 – Allestisco tasca sotto muscolo grande pettorale. Poca fuoriuscita di sangue, pratico solo piccola emostasi #mastoplastica #interventodelmese 12.16 – Infiltrazione con naropina del pilastro ascellare e zona di incisione per ridurre fastidio postoperatorio #mastoplastica #interventodelmese 12.24 – Dott.ssa Galinska disinfetta zona intorno a incisione e divaricatore per inserimento protesi #seno #mastoplastica #interventodelmese 12.25 – Cambio guanti per protesi trattati da strumentista per evitare possibile fattore nocivo per protesi #mastoplastica #interventodelmese 12.27 – Soluzione antibiotica inserita in contenitore protesi, la prendo e colloco in tasca creata #mastoplastica #interventodelmese 12.31 – Perfetto insreimento della protesi. Metto garza con betadine su incisione #mastoplastica #interventodelmese 12.32 – Mi accerto della simmetria delle protesi e dei seni. È tutto ok, non ci sono problemi, passo a sutura #mastoplastica #interventodelmese 12.34 – Chiudo ferita con 3 punti di monocryl 2/0 ancorati a piano profondo + 3 punti moncryl 3/0 per sottocute #mastoplastica #interventodelmese 12.36 – Opero sutura intradermica finale in nylon che verrà rimossa dopo 8/10 giorni #mastoplastica #interventodelmese 12.40 – Da anni non utilizzo drenaggi e/o medicazioni post operatorie, ma solo piccola medicazione su ferita #mastoplastica #interventodelmese 12.42 – Chiara indossa solo reggiseno tipo quelli per attività fisica #mastoplastica #interventodelmese 12.46 – Fra due ore i miei collaboratori faranno fare esercizi per braccia a Chiara per favorire rapido decorso #mastoplastica #interventodelmese 12.52 – Concluso anche questo #interventodelmese di #mastoplastica additiva. Chiara è contenta e io molto soddisfatto del lavoro

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Vademecum della mastopessi, lifting del seno

Tecniche e informazioni utili dal chirurgo plastico

All'interno della rubrica "L'intervento del mese", che in aprile tratta il tema della chirurgia del seno, il Professor Lorenzetti risponde ad alcune domande sull'intervento di mastopessi, raccolte nel corso della sua pluriennale esperienza come chirurgo plastico. La prima domanda in merito sorge spontanea: che cos'è la ptosi? È il fenomeno per il quale il seno risulta svuotato e posizionato più in basso rispetto alla sua sede anatomica ideale. Si manifesta sempre con una discesa (leggera o più marcata) verso il basso della mammella, causata dall’invecchiamento, da variazioni repentine di peso e/o ormonali. Esiste poi una scala utile a calcolare il grado di ptosi mammaria: lieve (distanza solco mammario-parte bassa del seno: 1-2 cm), media (distanza solco mammario-parte bassa del seno: 2-4 cm) ed elevata (distanza solco mammario-parte bassa del seno: più di 4 cm). La mastopessi è quindi l'intervento chirurgico estetico che ha lo scopo di sollevare le mammelle ptosiche, garantendo una forma piacevole e un’adeguata proiezione del cono mammario, riposizionando e rimodellando il parenchima mammario al fine di far risalire nella posizione corretta il complesso areola capezzolo e di eliminare la pelle in eccesso. Il lifting del seno (mastopessi) può essere realizzato con o senza l’inserimento di protesi mammarie, fatto che dipende in ugual misura dal tipo di tessuti della paziente e dal risultato desiderato. L'intervento dura da una a circa tre ore a seconda della tecnica utilizzata e viene effettuato in anestesia generale, nonché in regime di ricovero in clinica per una o due notti. Va però aggiuntio che piccole mastopessi possono essere eseguite in anestesia locale con sedazione in regime di day-hospital. Durante il decorso post-operatorio è necessario rimanere a riposo nelle 48 ore successive all'intervento. Nei giorni seguenti è normale che possa verificarsi un certo gonfiore, mentre un eventuale dolore può tranquillamente essere sedato con gli antidolorifici prescritti al momento della dimissione. Un reggiseno contenitivo elastico viene prescritto dopo la rimozione dei bendaggi e del reggiseno postchirurgico, mentre i punti di sutura vengono rimossi nell'arco di una decina di giorni, dopo i quali è possibile riprendere l’attività lavorativa, se non eccessivamente faticosa. In allegato è possibile scaricare gratuitamente il vademecum dell'intervento di mastopessi contenente tutte le informazioni necessarie su questa operazione di chirurgia plastica.

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Mastoplastica riduttiva, l'esperienza di una paziente

Estrtatto da "Intelligenza Estetica"

"Voglio liberarmi da questo incubo, da questo seno enorme che sembra sia cresciuto in una sola notte". Queste le parole di Laura, studentessa di 17 anni, che si è rivolta al Professor Pietro Lorenzetti per sottoporsi a un intervento di mastoplastica riduttiva, volto a ridimensionare la taglia del prosperoso seno della ragazza. Proponiamo di seguito e scaricabile in allegato un estratto dal libro "Intelligenza Estetica" del Professor Lorenzetti in cui, prendendo spunto dalla storia di Laura, il chirurgo plastico pone delle riflessioni sulle ripercussioni che un seno di grandi dimensioni può avere sia sulla vita sociale della paziente, sia sulla sua salute. «Una quinta non è facile da portare per nessuno, anche se sei carina o forse proprio per questo. Sembra che tutti gli sguardi si fermino lì, quelli dei maschi è ovvio, che si danno di gomito, e quelli delle ragazze che commentano e non sai mai se è invidia o compassione. Lo sport, poi è precluso, hai questo seno che è cresciuto troppo e troppo in fretta e non sei nemmeno così alta, per cui sembra che il centro di quello che sei si fermi lì. Quando hai queste forme vivi con un corpo che ti mette dei limiti. E pensare che a me sarebbe piaciuto ballare e invece al massimo ho potuto nuotare, cosa che nemmeno mi piaceva più di tanto. E anche se avessi voluto eccellere nel nuoto con quel seno sbucato fuori chissà da dove non avrei potuto. È un fardello, un peso fisico e psicologico. È inutile che mi dicano che poi a vent’anni me ne pentirò e che tante donne li cercano e li pagano, dei seni così, e si sottopongono a un intervento per poterli sfoggiare. Io non ce la faccio più e alle volte non so se anche i ragazzi sono attratti da me o da questo che è un richiamo sessuale inequivocabile. Mia mamma mi dice: “Vestiti più da femmina, togliti quei jeans informi, quelle felpe enormi”. Ha ragione lei, non sono carina, non sono femminile, ma a me tutta la femminilità che mi è caduta addosso non va giù. Non la so gestire. Voglio liberarmi da questo incubo, da questo seno enorme che sembra sia cresciuto in una sola notte». Laura è tenera e disperata, con le tonalità di emotive di una ragazza della sua età. Al di là dei contenuti, la difficoltà di Laura è evidente: dal punto di vista fisico il suo seno le impedisce molte attività, da quello relazionale la rende timida perché non sa gestire il simbolo di una seduttività troppo precoce. È ancora una ragazzina con un corpo, per così dire inadeguato. Ma soprattutto questo seno che ha “ereditato” dalla nonna materna, molto prosperosa, comincia a provocarle problemi alla colonna vertebrale, senza contare che anche il reggiseno le lascia un bel segno. Durante le lunghe ore di studio, Laura avverte di frequente dolori al tratto cervicale della colonna vertebrale, deve cambiare spesso posizione e anche la ginnastica posturale consigliata dal fisiatra si scontra con quello che è un peso eccessivo rispetto a quello che la muscolatura della sua schiena, non allenata dallo sport, riesce a sopportare. Questi tre elementi giustificano un intervento anche se Laura non è maggiorenne. Discuto a lungo con sua madre dei possibili rischi, anche perché sarà lei a firmare il consenso informato all’intervento. A Laura spiego come procederò per ridurre il suo seno e in particolare rimodellarlo in modo che sia bello, armonico e soprattutto proporzionato rispetto alla sua altezza, circa 1,62 cm. Si dice spesso che aumentare un seno è molto più facile che diminuirlo, ed è certamente così. Riducendolo dovremo riposizionare i complessi areola-capezzolo, asportare il tessuto ghiandolare in eccesso facendo comunque in modo che rimangano cicatrici poco visibili.

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Vademecum della mastoplastica additiva

Tecniche e informazioni utili dal chirurgo plastico

All'interno della rubrica "L'intervento del mese", che in aprile si occupa dell'intervento di mastoplastica additiva, il Professor Lorenzetti risponde ad alcune domande su questa operazione di chirurgia plastica, raccolte nel corso della sua pluriennale esperienza come chirurgo plastico Quello della mastoplastica additiva è un intervento di chirurgia estetica utile ad aumentare e modellare il seno mediante l'inserimento di protesi. Proprio sulle protesi vengono a generarsi una serie di domande riguardanti soprattutto la scelta della misura giusta e la qualità dei materiali di cui sono composte. In merito alla misura da scegliere, se l'obiettivo è quello di ottenere un risultato naturale e non visibile, la base della protesi dovrà sempre essere più piccola della base del seno in maniera tale che la protesi sia interamente coperta e pertanto non se ne percepisca la presenza. La qualità degli impianti, contenenti gel silicone o soluzione salina sterile, è invece garantita da una direttiva europea, obbligatoria per tutti i presidi medici. Sempre riguardo le protesi, sorgono, da parte delle pazienti, domande sulla possibilità di allattare e il rischio che queste possano aumentare l'incidenza di tumori al seno. Le risposte sono chiare: nessuno studio ha mai dimostrato che l’impianto di protesi al silicone possa causare o aumentare la percentuale di rischio di cancro alla mammella. Per quanto concerne l'allattamento, grazie all'inserimento della protesi dal solco sottomammario è possibile allattare. Inoltre, studi recenti indicano che le donne con protesi mammarie non presentano nel latte livelli di silicone più alti rispetto alle altre mamme. Ulteriori domande che vengono spesso rivolte al Professor Lorenzetti, riguardano poi la natura dell' intervento chirurgico. L'operazione di mastoplastica additiva può durare tra i 20 e i 30 minuti, può essere effettuata sia in anestesia generle, sia in anestesia locale con sedazione. Non possono sottoporsi all'intervento le pazienti che presentano malattie infettive acute in atto, malattie gravi cardiocircolatorie, polmonari e psichiatriche, gravidanza certa o presunta. La fase post-operatoria non è dolorosa. Dopo l’intervento può manifestarsi un lieve indolenzimento nella regione mammaria che potrà essere efficacemente controllato con degli analgesici, mentre il gonfiore che può presentarsi dopo la rimozione dei punti di sutura si normalizza nel corso di alcune settimane. In allegato è possibile scaricare gratuitamente il vademecum dell'intervento di mastoplastica additiva contenente tutte le informazioni necessarie su questa operazione di chirurgia plastica.

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