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Sostituire le protesi PIP?

Il Prof. Lorenzetti interviene nel dibattito

Un ginepraio e tanta confusione è ciò che ha generato la notizia delle protesi PIP prodotte con materiali industriali, il rischio doppio di rottura rispetto ad una protesi di qualità e il conseguenze allarme sulla possibilità che il contenuto della protesi in circolo per l'organismo possa provocare il cancro. “Allarme giustificato e bisogna mantenere la calma proprio per la tranquillità delle pazienti” afferma il Professor Pietro Lorenzetti “sappiamo ancora poco del silicone industriale usato per produrre le protesi. Innanzitutto consiglierei alle donne che hanno avuto un intervento di verificare che marca di protesi è stata impiantata e se non lo sanno, di rivolgersi al chirurgo che ha effettuato l'intervento per chiederlo. Sarebbero proprio i medici che le hanno usate a dover chiamare per primi le pazienti per rassicurarle e aiutarle a decidere cosa fare”. E' possibile fare un controllo per verificare lo stato delle protesi? “Si può fare una Risonanza Magnetica che consente di verificare l'integrità della protesi e il suo corretto posizionamento, ma in realtà consiglierei alle donne che hanno delle PIP di rimuoverle, si tratta di avere nell'organismo materiali scadenti, l'idea non mi piace. Il problema a mio parere si verificherà di nuovo per altre marche e ciò è dovuto ai criteri autorizzativi italiani ed europei: protesi al seno, ma anche filler che vengono iniettati nell'organismo, sono sottoposti a regole di autorizzazione troppo superficiali, al contrario di ciò che accade negli Stati Uniti dove i dispositivi medici sono trattati alla stregua dei farmaci e sono sottoposte all'approvazione della Food and Drug Administration. Mi creda, rompere una protesi di qualità non è affatto facile, nella mia esperienza ventennale annovero un solo caso, quindi temo che i casi di PIP rotte saranno molti di più di quelli sinora documentati”. Come ci si accorge che la protesi è danneggiata? “E' difficile rendersene conto, anche perchè il posizionamento sottomuscolare rende impossibile apprezzarle al tatto. Va eseguita, come dicevo, una RMN nei casi sospetti, ma va ricordato che il seno (e non solo quello operato con protesi additive) va controllato ogni anno con una ecografia mammaria o con mammografia dopo i 40 anni di età. Le protesi si rompono per la scarsa qualità dei materiali che tendono ad usurarsi, ma, ripeto, è una evenienza piuttosto rara”. Lei le ha mai usate? “Personalmente no, mi sono sempre affidato all'ampia scelta delle due azienda leader mondiali in questo settore. Le posso dire che la maggior parte delle protesi che ho impiantato vent'anni fa sono ancora al loro posto”. Allora perchè devono essere cambiate? “Nella maggior parte dei casi vengono cambiate perchè negli anni è cambiato il corpo, ci sono state gravidanze, allattamenti, dimagrimenti, aumenti di peso e la forma e la dimensione di quel seno non sono più adatti. Le protesi di qualità sono garantite a vita dal rischio di rottura. Quelle in gel coesivo inoltre hanno abbassato drasticamente il rischio di 'contrattura capsulare': dal 4-6% della vecchia generazione a meno dell'1% delle nuove. Possiamo ipotizzare che queste dureranno ancora di più nonostante non sia possibile dire quanto con precisione giacché vengono utilizzate solo circa dieci anni e quindi non esistono dati di ‘follow up’ corretti”. Per quali altri distretti corporei esistono protesi 'additive'? “Più di quanti si possa immaginare” racconta Lorenzetti “oltre a seno e pettorali maschili abbiamo le protesi glutee, polpacci, bicipiti e tricipiti, ma anche testicoli, per il viso le protesi zigomatiche e mentoniere ma non sono dello stesso materiale di quelle mammarie. Per ciascuno di questi distretti le aziende forniscono ampia varietà di modelli e misure per essere 'fitted' sul paziente”. Di che materiali sono fatte le protesi considerate più sicure? “La storia delle protesi è molto lunga: al momento le più usate e sicure sono protesi di gel altamente coesivo di silicone, hanno una superficie testurizzata, ruvida, in modo che possa aderire al corpo e mantenere una forma stabile. Va detto però che nella riuscita di un intervento conta molto la tecnica di accesso, quella chirurgica, il posizionamento della protesi, la scelta della forma rispetto alle forme della paziente. E' noto già da tempo alla maggior parte della categoria che protesi di basso prezzo presentano un rischio maggiore di dover essere sostituite e quando vengono asportate si nota intorno ad esse del materiale sieroso, capsule e spesso una perdita di forma. Esistono siti internet dove si possono acquistare protesi in Asia a 200 euro e quindi abbassare il prezzo dell'intervento, a scapito però della sicurezza della paziente”. Protesi aumentative per uso estetico: Seno Pettorali maschili Glutei Polpacci Bicipiti e tricipiti Testicoli Zigomi e mento

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Mastoplastica additiva, l’importanza della scelta delle protesi

Lorenzetti a Mattino Cinque

Il Professor Lorenzetti è intervenuto, ospite di Federica Panicucci, a Mattino Cinque del 27 febbraio 2024, per rispondere ad alcune domande su uno degli interventi più richiesti nel mondo occidentale nell’ambito della chirurgia del seno, la mastoplastica additiva. La mastoplastica additiva è un’operazione chirurgica finalizzata a modificare la forma e le dimensioni del seno attraverso l’impianto di protesi di silicone, che contribuisce anche a creare armonia nel corpo della paziente. Particolarmente richiesta in questo periodo dell’anno, in vista della primavera e della “prova costume”, garantisce un recupero post-operatorio molto rapido, un elemento importante considerando il calendario stagionale. Nonostante sia un intervento di routine, non è di semplice esecuzione. Spesso viene sottovalutata la sua complessità e infatti sono frequenti i casi di chirurgia secondaria eseguita per correggere difetti derivanti da interventi precedenti non ottimali. L’effettuazione di una mastoplastica additiva impeccabile richiede una grande esperienza da parte del chirurgo, una scelta appropriata delle dimensioni delle protesi e un’incisione accurata nel solco mammario. Le protesi devono essere anatomiche, a goccia, non rotonde come quelle usate in passato, e devono essere posizionate sotto il muscolo pettorale. È importante sottolineare che le protesi non sono permanenti, ma possono durare a lungo, quelle utilizzate oggi sono di ottima qualità. Poiché ogni anno la paziente fa un controllo ecografico e (dopo i 40 anni) uno mammografico durante il quale si studia la ghiandola, è possibile controllare anche l’integrità della protesi. Inoltre, questo permette alla donna di fare prevenzione contro il cancro al seno. Per vedere l’intervento del Professor Lorenzetti a Mattino Cinque del 27 febbraio 2024, clicca qui.

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RDS 100% Beauty

La rubrica radio del Professor Lorenzetti

In cosa consiste la mastoplastica additiva? Quali sono i rischi della liposcultura? Quali sono gli interventi più indicati per il ringiovanimento del volto? Per rispondere a queste ed altre domande sui temi della chirurgia plastica, RDS ha deciso di creare una nuova rubrica a cadenza bi-settimanale, chiedendo al Professor Lorenzetti di rispondere ai tanti quesiti che quotidianamente un chirurgo plastico riceve sui temi della bellezza e della chirurgia estetica. "RDS 100% Beauty" è la nuova rubrica che ogni martedì e venerdì alle 11.35 circa proporrà una pillola di pochi secondi nei quali, grazie alla sua esperienza ultratrentennale, il Professor Lorenzetti proverà a rispondere alle domande di tutti coloro che vorrebbero sottoporsi ad un intervento di chirurgia plastica, ma, come è normale che sia, hanno bisogno di chiarire dubbi e risolvere perplessità. La rubrica è pienamente in linea con il costante intento divulgativo che il Professor Lorenzetti porta avanti nei confronti della chirurgia plastica. Rispondere alle domande rappresenta il primo tassello in grado di instaurare una relazione di fiducia tra paziente e chirurgo, indispensabile per il buon esito di un intervento. Quando si decide di sottoporsi ad un'operazione di chirurgia estetica è fondamentale informarsi e conoscere tutti i dettagli, chiarire qualsiasi dubbio e avere contezza dei possibili risultati: è il primo passaggio per una chirurgia all'insegna della sicurezza. Utilizzare un canale così prezioso come RDS per diffondere queste informazioni rappresenta una grande opportunità per continuare, oggi più che mai, ad informare sui temi della chirurgia plastica ed estetica, affinché le scelte dei pazienti siano sempre più ragionate e consapevoli. RDS 100% Beauty è on air su RDS dall'1 gennaio 2024 ogni martedì e venerdì alle 11.35 circa.

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