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Tossina botulinica tra mode e sicurezza

Il Prof. Lorenzetti ospite a Pomeriggio 5

È ricorsa al ritocco? Si sottoporrebbe al "ritocchino" in futuro? Quale parte del viso vorrebbe cambiare? Queste le domande sottoposte alle intervistate e contenute nel video-servizio che apre la puntata di Pomeriggio 5 del 31 maggio dedicata alla chirurgia estetica. Tra gli ospiti di Barbara D'Urso, chiamati a discutere sul ricorso al famoso ritocchino vi è anche il Professor Pietro Lorenzetti. Il dibattito si focalizza da subito sull'utilizzo della tossina botulinica e sugli effetti che questa ha su determinati muscoli del viso. Il Prof. Lorenzetti propone il suo parere sul tema, premettendo che quella botulinica è una tossina inattivata usata per decenni in molte altre discipline mediche e ricordando che la polemica, che oggi vede schierarsi i favorevoli e i contrari a questa sostanza, nasce quando l'FDI (Food and Drug Administration) l'autorizza per l'uso estetico, creando contrapposizioni soprattutto commerciali. In realtà non si può negare che la tossina botulinica sia uno dei farmaci più testati al mondo. Allo stesso tempo è, però, un farmaco che per essere maneggiato richiede un'esperienza assoluta e una conoscenza perfetta dell'anatomia poiché funziona bene se riduce la capacità di contrazione dei muscoli in aclune parti del viso e la migliora in altre. La pericolosità non è quindi nella tossina in se, sottoposta a un elevato numero di controlli, ma nella persona che la maneggia. Per questo è un intervento al quale ci si deve sottoporre con criterio, rivolgendosi a mani esperte come quelle di un chirurgo plastico. A riguardo, un ulteriore video-servizio trasmesso nel corso della trasmissione fa luce sui botox party, feste all'interno delle quali si pratica la medicina estetica fai da te o alle quali viene invitato un chirurgo estetico. Per ora è soprattutto una moda oltreoceano, ma il Prof. Lorenzetti mette in guardia dal pericolo che si cela dietro questi scenari e ricorda come un chirurgo plastico che accetta un invito ad operare a uno di questi eventi rischia la radiazione dall'albo dei medici. Nel corso della puntata, il dibattito si sposta poi sui risultati degli interventi di chirurgia plastica che, secondo alcuni ospiti presenti in studio, sono palesemente riconoscibili. A riguardo, il Professor Lorenzetti spiega che se gli interventi sono fatti bene ed eseguiti da professionisti intelligenti e competenti la "mano" del chirurgo plastico tende a non notarsi. È poi la volta delle storie delle persone del pubblico che raccontano le operazioni alle quali si sono sottoposte o quelle alle quali vorrebbero ricorrere: rinoplastica, mastoplastica additiva e liposcultura su tutte. A riguardo il Prof. Lorenzetti ricorda come l'intervento di mastoplastica additiva, dopo quello di liposcultura sia il più richiesto, mentre l'operazione di rinoplastica è tra quelle che presenta meno fastidi nel decorso post-operatorio. Sul finire della trasmissione il Professore mette in guardia dagli sconti e da quelle offerte commerciali che propongono interventi di chirurgia estetica a basso prezzo, spesso sinonimo di bassa qualità e sicurezza.

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Ricorrere o no alla chirurgia plastica?

Il Professor Lorenzetti interviene a Pomeriggio 5

Musica, alcol e amici che a vicenda si iniettano dosi di tossina botulinica. È il botox party, pericolosa tendenza nata e affermatasi oltreoceano che sta contagiando anche gli adolescenti. Da questo tema prende il via, venerdì 17 maggio, la puntata dedicata alla chirurgia plastica di Pomeriggio 5. Tra gli ospiti invitati in studio da Barbara D'Urso vi è anche il chirurgo plastico Professor Pietro Lorenzetti che, intervennedo nel corso del dibattito sull'opportunità di ricorrere o meno alla chirurgia plastica, difende la libertà di sottoporsi all'intervento estetico se questo può far superare determinati disagi e far stare meglio con se stessi. Una linea di pensiero di cui è un esempio il caso di Nicolò, ragazzo 22enne presente in studio che, a seguito di un forte dimagrimento, presentava una quantità di pelle in eccesso che lo metteva a disagio con se stesso. Disagio che è stato più forte della paura dell'intervento chirurgico, tanto da spingere Nicolò a sottoporsi a un'operazione di chirurgia plastica combinata eseguita proprio dal Prof. Lorenzetti. Addominoplastica, lipoaspirazione e ginecomastia sono le operazioni che hanno consentito a Nicolò di asportare la pelle in eccesso e di rifedinire la zona mammaria e dei fianchi. Un risultato che, complici particolari caratteristiche genetiche presentate dal ragazzo, non sarebbe stato possibile raggiungere senza il ricorso all'intervento chirurgico. Lo stesso Nicolò, in seguito al nuovo dibattito accesosi sul suo caso, difende la propria scelta, anche perché, come ricorda il Prof. Lorenzetti, arrivata dopo che altri tentativi di ridefinire il suo corpo, compresa l'attività sportiva, avevano fallito.

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Chirurgia plastica low cost e sicurezza

L'intervento del Professor Lorenzetti a Pomeriggio 5

In tempi di crisi si sa, il cliente è sempre alla ricerca dei prezzi migliori o delle offerte speciali che gli possano permettere di risparmiare nell'acquisto del prodotto desiderato. Le modalità di acquisto last minute e low cost sembrano ormai presenti in ogni settore di mercato, dai viaggi all'arredamento, passando anche per le cure odontoiatriche. Negli ultimi tempi, anche la chirurgia estetica non sembra essere sfuggita a questa moda, tanto che sul web è possibile trovare varie offerte riguardanti sia i piccoli ritocchi (aumento del volume delle labbra), sia interventi chirurgici veri e propri (liposcultura, mastoplastica additiva, blefaroplastica, ecc.). Ma al basso costo dell'operazione corrispondono anche bassi standard di sicurezza e qualità? Di questo si è discusso nella puntata di Pomeriggio 5 del 3 maggio in cui, tra gli ospiti in studio invitati da Barbara D'Urso, c'è anche il Professor Pietro Lorenzetti. È proprio il Professore che, aprendo il dibattito, sottolinea come la chirurgia plastica sia una branca della medicina e, in quanto tale, non va confusa o accostata al concetto di settore di mercato, caratterizzato da offerte e strategie di prezzo. La sicurezza deve essere alla base di tutto e non può essere sacrificata in cambio di promozioni o sconti. L'intervento chirurgico deve essere sempre eseguito da chirurghi plastici competenti, supportati da personale esperto in ambienti qualificati. Proprio la sicurezza degli ambienti in cui i pazienti vengono operati è stato il tema sul quale è proseguita la discussione. Prendendo spunto da alcune immagini di un ambulatorio chirurgico, già oggetto di una precedente puntata di Pomeriggio 5, il Professor Lorenzetti ribadisce l'importanza di farsi operare in ambienti adeguati che attraverso l'adozione di determinati standard qualitativi garantiscono la sicurezza del paziente. Fondamentale è poi la presenza di personale qualificato, tra cui spicca l'anestesista. Figura professionale fondamentale che deve essere sempre presente in sala operatoria, anche quando si eseguono anestesie locali. Anestesie che, erroneamente ritenute meno complesse di quelle generali, in alcune strutture non qualificate vengono eseguite senza il supporto di questa preziosa figura. Un comportamento che, in caso di complicazioni, può mettere in serio pericolo la vita del paziente. In chirurgia plastica la sicurezza non deve, quindi, essere sacrificata a logiche di business che, oltre a mettere a rischio la propria salute, porebbero non garantire i risultati promessi.

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