News

La chirurgia estetica in età avanzata

Il Prof. Lorenzetti interviene a Pomeriggio 5

Si registra un aumento delle richieste di interventi estetici da parte di pazienti della "terza età", una tendenza che fino a pochi anni fa era prerogativa solo delle star più "attempate" e che oggi interessa anche le persone comuni. È questo il tema principale che segna l'inizio della puntata di Pomeriggio 5 di venerdì 28 giugno. Tra gli ospiti di Barbara D'Urso è presente anche il chirurgo plastico Professor Pietro Lorenzetti. È proprio il professore uno dei primi a intervenire nel dibattito nato sul tema di un'operazione di liposuzione che non ha restituito i risultati sperati a una ragazza presente in studio. Quest'ultima, dopo l'intervento, ha lamentato un eccesso di pelle, risultato dovuto a una vecchia tecnica operatoria che ha aspirato il grasso troppo in profondità, provocando un rilassamento del tessuto cutaneo. Un episodio che rimarca l'importanza della scelta del chirurgo che, se errata, può avere diverse conseguenze, tra cui: sottoporsi a un secondo intervento per correggere i danni provocati da quello precedente o perdere fiducia nei mezzi che la chirurgia plastica mette a diposizione dei pazienti. Sempre sulla scelta del chirurgo, il Prof. Lorenzetti, discutendo dell'intervento di mastoplastica addidtiva, spiega come sia possibile raggiungere risultati naturali attraverso l'uso di protesi delle giuste dimensioni. Protesi che un professionista serio dovrebbe consigliare invece di accontentarne i capricci delle pazienti che richiedono misure, a volte, esagerate. Il dibattito torna poi sul tema che ha aperto la trasmissione: il "ritocchino" in tarda età. Il Professor Lorenzetti ribadisce, anche in questo caso, che la chirurgia plastica mette a disposizione dei mezzi grazie ai quali si possono ottenere dei miglioramenti, ma la scelta di ricorrervi o meno spetta solo alla persona che non si sente bene con se stessa. Non è detto che l'intervento estetico sia l'unico rimedio al quale si può ricorrere e in questo il chirurgo plastico ha un ruolo fondamentale nel consigliare bene il paziente. Il vero professionista non interviene se non vi è realmente il bisogno, mettendo in secondo piano l'aspetto economico. Procedura non sempre applicata da tutte le figure che ruotano attorno al mondo dell'estetica che, dietro la richiesta di denaro, accettano di sottoporre il paziente a qualunque intervento, con risultati talmente negativi e innaturali che allontano la gente dalla chirurgia plastica.

Immagine di ff9aa7bd-174e-4788-a884-7f01861a23fe

Sicurezza, la scelta del chirurgo plastico e dei materiali

Il servizio del Prof. Lorenzetti a Medicina 33

Come scegliere il chirurgo plastico? Di chi fidarsi e quali garanzie chiedere? E soprattutto, quali materiali bisogna usare per non correre rischi? A queste domande sulla sicurezza in chirurgia plastica ha risposto il Professor Pietro Lorenzetti intervenendo all'interno della rubrica di salute del Tg2, Medicina 33. Secondo la società italiana di chirurgia e medicina estetica, ogni anno si registrano diecimila denunce riguardo interventi non riusciti correttamente. Una delle cause, secondo il Prof. Lorenzetti, è l'errata scelta del chirurgo da parte del paziente. Ci si deve sempre rivolgere a un chirurgo plastico, specialista quindi in chirurgia plastica, e che deve operare all'interno di una struttura adeguata. Non va poi sottovalutata l'importanza della visita pre-operatoria, spesso troppo frettolosa e dalla quale la paziente non comprende pienamente i risultati che si possono ottenere perché non spiegati nei dettagli. Una mancanza di informazioni che crea nei pazienti un'aspettativa decisamente diversa rispetto a quello che sarà il risultato finale dell'intervento. Motivo, quest'ultimo, che spinge un paziente su cinque a ricorrere ad un reintervento per insoddisfazione o per correggere i risultati ottenuti con la precedente operazione. Le cause di un ritorno dal chirurgo plastico non sono, però, solo legate ad aspetti estetici, ma riguardano anche la sicurezza e la salute. Un caso tipo è l'inserimento nel proprio organismo di un corpo estraneo come la protesi che, se non è di qualità, può dare delle reazioni infiammatorie importanti e avviare dei processi che possono alterare negativamente la qualità della vita dei pazienti. La stessa attenzione per la qualità dei materiali va riservata anche i trattamenti a base di filler o tossina botulinica. I filler, in particolare, devono essere interamente riassorbibili, sostanzialmente a base di acido ialuronico, autorizzati in Italia e infiltrati da un chirurgo plastico o da un dermatologo. Se è vero che il mondo della chirurgia plastica si stia dirigendo verso interventi sempre più veloci, anche sotto l'aspetto del decorso post-operatorio, è altrettanto vero che interventi estremamente rapidi, come può essere il "ritocchino della pausa pranzo", non sempre danno i risultati sperati. Bisogna diffidare delle promesse low cost che si trovano online poiché è un tipo di chirurgia che può esporre i pazienti ad una serie di rischi per la loro salute, sia in termini di scarsa qualità del materiale usato, sia in termini di qualità dei professionisti e della struttura in cui operano.

Immagine di 94d3dafd-338d-45be-bcfa-05427bfae6da

Pelle in eccesso per pedita di peso. Come agire?

Gli interventi per eliminare la pelle in eccesso a Medicina 33

Cosa accade a una persona che manifesta una immediata e forte perdita di peso dovuta a una dieta ferrea o a un intervento chirurgico? A rispondere a questa e altre domande sull'argomento interviene il Professor Pietro Lorenzetti, ospite della rubrica di salute del Tg2, Medicina33. Tutto il grasso che si perde in seguito a un importante calo di peso lascia il posto, in varie zone del corpo, a un eccesso di pelle che condiziona profondamente la vita quotidiana dei pazienti. Ma quali sono le zone maggiormente esposte a questo effetto? Secondo il Prof. Lorenzetti sono da identificarsi nella regione dell'addome, del dorso e della parte interna di braccia e cosce. Tutte aree dove in precedenza era presente una considerevole quantità di grasso accumulato che, una volta scomparso, determina questi eccessi cutanei "invalidanti" per la vita di tutti i giorni. Gli interventi di chirurgia plastica utili a eliminare la pelle in eccesso, come ad esempio l'addominoplastica, richiedono grande esperienza nella loro progettazione da parte del chirurgo plastico, nonché un team che si prenda cura del paziente sia durante, sia dopo l'intervento. Caratteristiche che richiedono una struttura adeguata all'interno della quale il chirurgo plastico può studiare il singolo caso e procedere di conseguenza. Solo così si possono raggiungere risultati che permettono al paziente di tornare alla vita normale, affrontando la quotidianità in maniera serena.

Immagine di 419b6914-b270-47a2-9acc-2f310803ca4d

Chirurgia preventiva e ricostruttiva a Pomeriggio 5

La ricostruzione del seno dopo la mastectomia

Sottoporsi a un intervento di doppia mastectomia per ridurre il rischio di incorrere nel cancro al seno. È stata la scelta fatta dalla famosa attrice Angelina Jolie che, avendo già perso la madre per questa patologia, ha deciso di ricorrere alla chirurgia preventiva. Un rimedio che, vista la fama del personaggio, ha fatto registrare un incremento delle richieste riguardani questo tipo di intervento. Ma si tratta solo di un effetto scatenato da una star di Hollywood o dietro vi sono esigenze reali? Da questa domanda prende il via la puntata di Pomeriggio 5, di giovedì 13 giugno, dedicata alla chirurgia estetica. In studio, ospite di Barbara D'Urso, vi è anche il chirurgo plastico Professor Pietro Lorenzetti. Il dibattito si concentra sulla storia di Angelica Pizzuti che, dopo aver subito lo "svuotamento" del seno per via di un cancro, ha desico di sottoporsi a un intervento di chirurgia ricostruttiva. Angelica, con il passare del tempo non si riconosceva più allo specchio, sentendosi privata della sua femminilità. Il Prof. Lorenzetti chiarisce da subito come la chirurgia della ricostruzione della mammella abbia fatto "passi da gigante" dal punto di vista tecnico, garantendo volumi validi e forme accettabili. Allo stesso tempo, però, è giusto non esagerare le apettative delle pazienti riguardo la chirurgia ricostruttiva poiché, nonostante il miglioramento sia significativo, l'aspetto soffice del tessuto mammario e quella bellezza estetica, ottenibile in altri casi, è difficilmente realizzabile. Una premessa che dovrebbe scoraggiare molte pazienti a ricorrere con leggerezza alla doppia mastectomia, soprattutto quando questa non è necessaria. Infatti, sempre secondo il Professore, non si può pensare di esportare entrambi i seni sperando in ipotetici miracoli della chirurgia plastica. La ricostruzione mammamria da un punto di vista estetico non può, infatti, essere paragonabile a un intervento di estetica pura. Il Professore si espone, infine, sul rimedio adotatto da Angelina Jolie ribadendo che a una soluzione simile non si deve ricorrere con leggerezza, ma solo dopo aver discusso con un team di specialisti, anche perchè si tratta di un tipo d'intervento che va valutato di caso in caso. Stesso discorso vale per la chirurgia ricostruttiva, da valutarsi secondo lo specifico caso che la paziente presenta. Solo così aumenta la possibilità di raggiungere risultati eccellenti.

Immagine di 741580fc-2c7e-418b-8655-6bf23d01c4aa
Totale: 252
Prenota una visita Icona biscotto Le tue preferenze relative alla cookie policy