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Low cost e professionalità in chirurgia plastica

Lorenzetti interviene a Pomeriggio5 con Loredana

Chirurgia plastica low cost: questo l'argomento di cui si è discusso a Pomeriggio 5 del 22 gennaio 2016 con la presenza del Professor Lorenzetti in collegamento dal suo studio di Roma presso la Nuova Villa Claudia. Barbara D'Urso introduce l'argomento raccontando delle offerte di chirurgia plastica a prezzi stracciati che sono facilmente rintraccibili su internet. Una giornalista del programma ha effettuato un'inchiesta per valutare le offerte del mercato low cost che ha fatto emergere situazioni davvero incredibili, ma, purtroppo, reali. Il servizio evidenzia che la chirurgia plastica low cost viene effettuata soprattutto all'estero: Croazia, Ungheria, Romania e Polonia sono i paesi di appoggio di centri italiani che permettono di svolgere interventi fuori dall'Italia. Si tratta spesso di pacchetti low cost che non prevedono solo l'intervento, ma anche il viaggio e la degenza nel paese di riferimento. La giornalista evidenzia che è addiruttura possibile sottoporsi a "visite virtuali" sul web: compilando form, inviando foto e scrivendo una email si può ottenere in pochissime ore un preventivo! Insieme al Professor Lorenzetti, partecipano alla discussione sulla chirurgia plastica low cost Anna Laura Ribas e la Principessa Patrizia d'Asburgo Lorena. In collegamento da Nuova Villa Claudia con Lorenzetti c'è Loredana, una paziente che ha avuto seri problemi dopo un intervento di mastoplastica additiva. A 50 anni Loredana aveva deciso di sottoporsi ad un intervento di chirurgia plastica per recuperare il suo seno sfiorito nel corso degli anni a causa di dimagrimenti, allattamenti e dell'inevitabile passare del tempo. La sua richiesta era quella di mantenere la terza che aveva sempre avuto e dopo una serie di accertamenti si è sottoposta all'operazione con un chirurgo plastico. Pur non essendosi rivolta a offerte low cost, subito dopo l'intervento hanno iniziato a manifestarsi i primi problemi che evidenziano disastrosi risultati. Già al risveglio il seno si presentava molto più grande di quello che Loredana si sarebbe aspettata e dopo pochi giorni il seno sinistro ha avuto delle perdite di sangue, mentre il destro aveva formato un siero. Dopo questi problemi, il chirurgo ha deciso di togliere le protesi che erano troppo grandi, sostituendole con un paio più piccole. Anche il secondo intervento è andato male, il seno sinistro ha ripreso a sanguinare e dopo una serie di (tardive) indagini si comprende che Loredana era stata colpita da uno streptococco. Dopo aver rimosso le protesi, Loredana si rivolge ad un altro chirurgo plastico che la indirizza a curare le ferite degli interventi attraverso dei lipofilling che però sono stati mal realizzati ed hanno danneggiato anche gambe ed addome. La paziente si è quindi rivolta al Professor Lorenzetti dopo aver subito dei danni permanenti. Per il momento Lorenzetti non ha ancora operato la signora Loredana, ma ha operato una prima valutazione della situazione. Ci troviamo di fronte ad un seno distrutto da due interventi e, soprattutto, da un processo infettivo che non è stato immediatamente individuato: l'infezione è andata avanti e, oltre ad aver compromesso il seno, ha anche danneggiato la pelle circostante. Gli interventi di lipofilling non sono stati corretti perché prelevare del grasso da addome e parte anteriore delle gambe non consente di avere buoni risultati estetici. Loredana ha oggi bisogno di interventi complessi che prevedranno anche un'addominoplastica per rimediare ai danni dell'errato lipofilling. Lorenzetti sottolinea che, al di là dell'impegno economico e della possibilità di rimediare ai danni causati, la signora Loredana sta vivendo un dramma psicologico impossibile da dimenticare. Parlando di low cost Lorenzetti è molto chiaro sui pacchetti vacanza con interventi all'estero. "Così la chirurgia plastica si sta trasformando in un fenomeno da baraccone", sostiene. "La chirurgia plastica è una cosa seria, una branca chirurgica con storia millenaria. Va fatta con criterio, con calma, con convinzione, dopo aver parlato approfonditamente con il chirurgo plastico". A rivolgersi alla chirurgia plastica low cost all'estero sono spesso donne che non posso permettersi operazioni in Italia. Lorenzetti sostiene con convizione che se non ci si può sottoporre alla chirurgia plastica perché non si ha la disponibilità economica, è meglio aspettare piuttosto che approfittare di offerte low cost poiché potrebbero esserci conseguenze non recuperabili. Per vedere la partecipazione del Prof. Lorenzetti e di Loredana a Pomeriggio 5 del 22 gennaio 2016, clicca qui e posiziona il cursore al minuto 37.

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Dal chirurgo plastico dopo il dimagrimento

Lorenzetti a Pomeriggio 5 insieme alla sua paziente Chiara

A Pomeriggio 5 del 15 gennaio 2016 si è parlato delle tecniche per dimagrire, soprattutto dopo il periodo delle feste natalizie appena trascorso, e di interventi di chirurgia estetica dopo considerevoli perdite di peso. Tra gli ospiti della puntata, il Professor Lorenzetti interviene in collegamento da Catania insieme a Chiara, una sua paziente che, dopo un considerevole dimagrimento, si è sottoposta ad una serie di interventi di chirurgia estetica per eliminare la pelle in eccesso. Chiara ha perso 60 kg passando attraverso un percorso molto impegnativo fatto di una dieta ferrea e rigorosa che in tre anni, con un calo ponderale molto graduale, l'ha portata da un peso di 135 kg a 75. Alla perdita di peso hanno fatto seguito una serie di interventi di chirurgia estetica da parte del Professor Lorenzetti. Come qualsiasi paziente che perde molto peso, anche Chiara ha evidenziato un eccesso di pelle in particolari zone del corpo come l'addome, la pancia, i fianchi, l'interno cosce, l'interno ginocchio, il seno e le braccia. La paziente si è sottoposta, quindi, ad una serie di interventi divisi in due parti. Un'addominoplastica con un lifting circonferenziale ha portato via tutto l'eccesso di pelle presente intorno al bacino. Sono stati anche eseguiti un lifting cosce e braccia e poi una mastopessi con protesi. Il seno, infatti, aveva risentito pesantemente di uno svuotamento dopo la perdita di peso, ragione per la quale la mastopessi ha consentito a Chiara di risollevarlo con l'ausilio di una protesi mammaria. Lorenzetti sottolinea che si tratta di interventi molto impegnativi per la paziente. Pertanto, vanno programmati in accordo con l'anestesista per decidere quali e quanti interventi effettuare in un'unica seduta in base alle condizioni di salute della paziente. Il post-operatorio di un lifting circonferenziale e di un lifting alle cosce è di circa due settimane, un paio di giorni di ricovero e una decina di riposo a casa per recuperare una condizione ottimale. Lorenzetti sottolinea che si tratta di interventi che giungono alla fine di un percorso molto duro che, nel caso specifico, ha visto Chiara impegnata con una grande forza di volontà per perdere peso e raggiungere l'obiettivo prefissato. Chiara è davvero contenta del suo percorso e si dice "rinata" dopo aver perso tanto peso ed essersi liberata della pelle in eccesso. Lorenzetti evidenzia che regolare l'alimentazione ed affrontare un percorso di dieta serio rappresenta la strada principale e preferenziale per dimagrire e perdere considerevoli quantità di peso, anche attraverso un'appropriata attività fisica. Allo stesso tempo, però, la scienza moderna offre delle opportunità oggi per chi non è in grado di dimagrire da solo che sono da intraprendere solo se il paziente non riesce a perdere peso cambiando il proprio stile di vita, affrontando una dieta seria e intraprendendo costantemente l'esercizio fisico. Chiara racconta che, nel suo caso, la dieta è stata gradevole poiché si è trattato, soprattutto, di una rieducazione alimentare che l'ha portata ad avere un rapporto migliore con il cibo. Dopo aver perso circa 50 kg, Chiara ha sostenuto la sua prima seduta operatoria con un lifting circonferenziale e un lifting cosce. I pazienti che perdono tali quantità di peso, infatti, hanno i principali problemi a carico dell'addome e della pancia, della circonferenza addominale e delle cosce. In un secondo tempo, invece, Chiara ha affrontato il lifting alle braccia e l'intervento al seno. Si tratta di accoppiamenti di interventi che possono variare a seconda delle richieste del paziente e delle sue condizioni di salute. Gli interventi dopo il dimagrimento offrono risultati definitivi che restano stabili nel tempo a patto che il paziente mantenga un'alimentazione normale e uno stile di vita sano. Per vedere l'intervento del Professor Lorenzetti e di Chiara a Pomeriggio 5 del 15 gennaio 2015, clicca qui o sulla foto in alto e posiziona il cursore al minuto 36.

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Trattamenti per il viso: lifting e tossina botulinica

Lorenzetti interviene a Pomeriggio5

Ha fatto molto discutere il recente intervento di lifting al quale si è sottoposta l'attrice Simona Izzo. Se n'è è parlato molto in particolare sui social network tanto che la trasmissione Pomeriggio5 condotta da Barbara D'Urso ha dedicato alla notizie una buona parte della puntata dell'11 gennaio 2016. Tra le varie opinioni ascoltate nel corso della trasmissione, anche quella del chirurgo plastico, il Professor Pietro Lorenzetti, presente in collegamento da Roma e invitato per la sua comprovata esperienza nel campo di interesse del dibattito e per descrivere le possibili tecniche di intervento per il ringiovanimento del viso. Innanzitutto Lorenzetti evidenzia che il trattamento a cui si è sottoposta Simona Izzo non è di medicina estetica, ma si tratta sicuramente di un intervento di chirurgia plastica, di un lifting del viso. Secondo Lorenzetti, la chirurgia plastica o crea qualcosa che non c'è mai stato (ad es., con la mastoplastica additiva, si può creare il seno che non si è mai avuto), oppure, per quanto riguarda il viso, deve mirare a ridare giovinezza al volto, a riportare l'età qualche anno indietro. Il Professor Lorenzetti sottolinea che non è in discussione se l'intervento sia stato eseguito più o meno correttamente dal punto di vista tecnico, quanto il fatto che il risultato raggiunto presenta un volto molto diverso da quello di Simona Izzo che tutti sono abituati a vedere. Grazie alla presenza di una paziente nel suo studio romano, il Professor Lorenzetti ha la possibilità di spiegare cosa è possibile fare con la tossina botulinica, un trattamento meno invasivo rispetto al lifting. Si tratta di una sostanza che permette di ringiovanire la parte superiore del volto, di ridurre le rughe frontali e le zampe di gallina. Se utilizzata in maniera corretta, la tossina botulinica non deve stravolgere il volto, ma attenuare le rughe. Gli effetti della tossina botulinica sono di circa 4 mesi. Il lifting, invece, è un intervento chirurgico di riposizionamento dei tessuti che nasconde le cicatrici tra i capelli e avanti e dietro l'orecchio. L'obiettivo è quello di dare un sostegno al volto, di rimettere a posto la struttura del viso che, con il passare degli anni, tende a cadere. Un volto giovane, infatti, si caratterizza per avere un sopracciglio ben collocato, una regione zigomatica definita e un contorno mandibolare asciutto. Se si vuole dare un effetto naturale, quindi, si devono seguire questi criteri, dando una trazione verticale al viso. Lorenzetti sottolinea che dopo qualche settimana il gonfiore del viso e tutti gli altri effetti del post-operatorio si attenuano. Il dibattito si sposta poi sul caso di una donna letteralmente rovinata non solo nel viso, ma anche nelle difese del sistema immunitario, da iniezioni di materiali scadenti sul volto. Lorenzetti sottolinea nuovamente un concetto a lui molto caro: la sicurezza in chirurgia plastica e medicina estetica è assolutamente prioritaria, sia negli interventi sia nei materiali utilizzati. Purtroppo, però, continuano a presentarsi casi di pazienti pesantamente e irrimediabilmente danneggiate per l'utilizzo di materiali scadenti o per essersi affidati a persone totalmente incompetenti. Lorenzetti offre dei preziosi consigli alle telespettatrici in ascolto che si sottopongono a trattamenti di medicina estetica: pretendete l'apertura della fiala che verrà iniettata davanti ai vostri occhi e il rilascio del tagliandino che illustra le caratteristiche del prodotto utilizzato. Spiacevolissimi episodi come quello di una paziente intervenuta a Pomeriggio5 nei mesi scorsi si verificano quando ci si rivolge a persone che sono dei veri e propri delinquenti! Ospite in studio, Patrizia d'Asburgo Lorena rivela di aver avuto una contrattura capsulare al seno che l'ha portata a rivolgersi al Professor Lorenzetti per la sostituzione delle protesi. Appare evidente che se dopo essersi sottoposta ad un intervento di mastoplastica additiva, una paziente toglie le protesi, l'aspetto del seno è scadente. Per questo, nel caso di Patrizia, si è deciso di effettuare un intervento di rimodellamento completo del seno, applicando dei punti interni e inserendo una protesi che consenta di avere un seno florido, piacevole e ancora giovane. Togliere del tutto le protesi comporta avere un cedimento completo del seno, che significa o abituarsi al nuovo aspetto, oppure tenersi le protesi. Per chi ha invece problemi di contrattura capsulare, esistono protesi apposite che riducono queste evenienze, anche se ogni caso va analizzato individualmente. Per vedere l'intervento del Professor Lorenzetti a Pomeriggio5 dell'11 gennaio 2016, clicca qui e posiziona il cursore al minuto 31.40.

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Generazione X e chirurgia estetica

Come mai la X Generation ha più procedure estetiche di qualsiasi altro gruppo d’età?

Con i cambiamenti dell’epoca moderna, la chirurgia plastica è diventata un’opzione per miglioramento estetico diffusamente accettata, anche per le generazioni più giovani. Sono ormai finiti i giorni in cui si aspettava il passare del tempo e l’avanzare dell’età per rivolgersi al chirurgo plastico. Gli appartenenti alla Generazione X, che si erano già rivolti al chirurgo plastico subito dopo l’adolescenza per rifarsi il naso o aumentare il seno, richiedono oggi interventi che li aiutino a far tornare indietro l’orologio del tempo e a tenere il passo con la generazione ossessionata dal selfie. Secondo i dati statistici della Società Americana di Chirurgia Plastica Estetica (ASAPS), considerando i principali interventi estetici chirurgici e non chirurgici, gli adulti di età compresa tra 35 e 50 anni rappresentano più del 40% del totale di tutte le procedure eseguite nel 2014. Questa fascia di persone supera i 4,2 milioni di interventi, battendo Baby Boomers e Millennials per i ritocchi, i rimodellamenti corporei e le iniezioni in medicina estetica che avvengono negli Stati Uniti. Ecco di seguito le procedure di chirurgia plastica più comuni richieste oggi dagli appartenenti alla Generazione X. Addominoplastica A volte capita che tutta la dieta e l’esercizio fisico del mondo non siano in grado di sbarazzarsi della pelle flaccida dovuta alla perdita di peso e ai postumi della gravidanza. Più della metà (quasi il 53%) di tutti gli interventi chirurgici di addominoplastica vengono eseguiti su adulti di età compresa tra i 35 e i 50 anni. Un’addominoplastica permette di migliorare il rilassamento cutaneo, i segni delle smagliature, enfatizzando anche i contorni dei muscoli per avere una pancia più scolpita e tonica. Lifting del seno Non si può negare che la gravità abbia degli effetti sui seni naturali: alterazioni cutanee, aumento e perdita di peso associata alla gravidanza. Non è quindi una sorpresa che oltre il 50% dei pazienti in questo gruppo di età si sottoponga a un intervento di lifting del seno per riportarlo in una posizione più alta e ad un aspetto più giovanile. Secondo l'American Society of Plastic Surgeons (ASPS), gli interventi di lifting del seno sono aumentati del 70% a partire dal 2000, superando di due volte gli interventi di aumento del seno. Liposuzione La liposuzione ha visto un aumento delle richieste pari al 94% a partire dal 1997. Con più del 46% di appartenenti alla Generazione X che hanno scelto questo intervento di rimodellamento corporeo per scolpire meglio la propria struttura, la liposuzione ha superato l’aumento del seno al primo posto delle operazioni di chirurgia estetica più richieste. Oltre alla liposuzione con aspirazione assistita, ora ci sono ancora più opzioni per la rimozione di grasso, tra le quali quella tramite gli ultrasuoni, la power-assisted e quella laser per individuare e rimuovere il grasso dalle zone più difficili. Aumento del seno Le procedure di aumento del seno erano di solito gli interventi di chirurgia plastica più comunemente eseguiti, ma oggi sono scesi al secondo posto, dopo la liposuzione. Più del 37% di tutti gli interventi di aumento del seno vengono eseguiti su donne di età compresa tra i 35 e i 50 anni. Questo dato potrebbe sembrare basso rispetto alle altre procedure estetiche presenti in questo elenco, ma ha senso se si considera che al primo posto tra i gruppi di età che richiedono interventi di aumento del seno vi sono le donne tra i 19 e i 34 anni. Secondo questi numeri, è lecito ritenere che le donne della Generazione X abbiano già effettuato un intervento al seno e sono maggiormente concentrate su ritoccare e rimodellare altre parti del corpo. Chirurgia delle palpebre Con così tante persone che si sottopongono alla chirurgia plastica per la “manutenzione preventiva”, piuttosto che per misure correttive, è chiaro il motivo per cui il 30% delle persone di età tra i 35 e i 50 anni sceglie il ringiovanimento delle palpebre per rimuovere il grasso in eccesso, le rughe della pelle e superare il gonfiore in questa zona. Anche se questa procedura è più popolare tra i pazienti di età compresa tra i 51 e i 64 anni, la chirurgia delle palpebre è una buona opzione per ritardare il processo di invecchiamento, soprattutto considerando che la pelle fragile intorno agli occhi può essere una delle prime aree a mostrare segni di cedimento. Fonte: NewBeauty.com

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I benefici funzionali della chirurgia plastica vaginale

Vaginoplastica e labioplastica possono risolvere problemi estetici e sessuali

La chirurgia plastica vaginale, nota anche come ringiovanimento vaginale, fa riferimento a due interventi: la vaginoplastica (ricostruzione della vagina) e la labioplastica (rimodellamento delle labbra). Nonostante la reticenza a parlare del tema, questa procedura è una di quelle in più rapida crescita con oltre 5.000 interventi eseguiti negli Stati Uniti nel 2013, un aumento del 44% dal 2012, secondo i dati della Società Americana per Chirurgia Plastica Estetica (ASAPS). La Società Internazionale di Chirurgia Plastica Estetica (ISAPS) ha contato 114.135 operazioni eseguite in tutto il mondo. I media e il pubblico hanno bollato questi interventi, sancendo nei fatti che la chirurgia plastica vaginale è una procedura alla quale sottoporsi solo per fini estetici basati su un’immagine della donna non realistica. Infatti, attualmente in Gran Bretagna si sta discutendo sulla possibilità di classificare questa procedura come “mutilazione genitale”. Tuttavia, questa posizione ignora i benefici funzionali e psicologici di questa chirurgia, in particolare per una maggiore soddisfazione sessuale. Queste procedure possono correggere i seguenti problemi: piccole labbra ingrandite; grandi labbra ingrandite; cappuccio del clitoride; deformazione delle labbra dopo il parto; eccessiva grandezza del mons pubis; riduzione del mons pubis dopo la menopausa. Durante la gravidanza, le donne portano il peso del bambino per nove mesi, il ché fa sì che i muscoli si allunghino e le pareti vaginali diventino più flessibili. Questo può diminuire l’attrito durante il rapporto e portare a una diminuzione della soddisfazione sessuale. Inoltre, alcune donne subiscono incisioni durante il parto che lasciano cicatrici che causano grave dolore perineale. Questo tessuto cicatrizzato può essere rimosso nel corso di un intervento di vaginoplastica per diminuire il dolore durante il rapporto sessuale. La chirurgia plastica vaginale è composta da due procedure principali, esterna ed interna. Quella esterna consiste principalmente nel migliorare l’aspetto, mentre quella interna punta a migliorare il rapporto sessuale. La chirurgia interna stringe le pareti della vagina per aumentare il piacere durante il rapporto sessuale. La labioplastica riduce la dimensione o cambia la forma delle piccole labbra, tipicamente rendendole più piccole o correggendo un’asimmetria. Il parto e l’invecchiamento possono causare l’ingrossamento o la deformazione delle labbra, mentre altre donne sono naturalmente nate con labbra allargate. Le donne con labbra allargate potrebbero riportare disagi causati da esercizio, abbigliamento aderente o rapporto sessuale. Questi interventi sono di solito eseguiti in ambulatorio. I risultati di una labioplastica sono permanenti, a differenza di quelli di una vaginoplastica. L’invecchiamento e la gravidanza possono cambiare i risultati ottenuti dopo una vaginoplastica e portare alla necessità di un ulteriore trattamento. Fonte: SmartBeautyGuide.com

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