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Protesi mammarie e prevenzione

Lorenzetti a Medicina 33

Il giorno 13 febbraio il Professor Lorenzetti è stato ospite di Medicina 33 e ha affrontato il tema delle protesi mammarie. Esistono fondamentalmente due tipi di protesi mammarie: le “storiche” rotonde, e quelle anatomiche a goccia utilizzate negli ultimi vent’anni, che riproducono la forma di un seno più naturale perché, a differenza della prima tipologia, non comportano l’antiestetica pienezza del polo superiore. Esistono poi protesi lisce (maggiormente utilizzate nei tempi recenti) e protesi testurizzate, ovvero con una superficie rugosa. La grande novità degli ultimi anni risiede nel fatto che si è passati da un gel liquido a un gel altamente coesivo che garantisce la stabilità della protesi, dato che anche in caso di rottura non si verifica la fuoriuscita del materiale. L’intervento che consente di inserire le protesi mammarie è a tutti gli effetti un intervento chirurgico, per cui potrebbe presentare delle complicanze, come ad esempio l’insorgere di piccole infezioni o raccolte di sangue. La medicina sta tuttavia compiendo enormi progressi in tal senso. Basti pensare che una delle complicanze più diffuse, la contrattura capsulare, che comportava la creazione da parte dell’organismo di una capsula attorno alla protesi riconosciuta come corpo estraneo e quindi la sensazione di un seno eccessivamente indurito, è diminuita nettamente nell’incidenza grazie all’utilizzo delle nuove protesi. Grazie proprio ai progressi della ricerca oggi possiamo affermare che le protesi mammarie sono assolutamente sicure per quanto riguarda la relazione con l'incidenza di linfomi conseguenti all’impianto. Sono stati riscontrati circa quattrocento a casi su oltre due milioni di protesi in tutto il mondo e alcuni di questi sono regrediti spontaneamente. Non c’è dunque alcuna correlazione reale tra l’impianto di protesi e l’insorgere di linfomi. L’organismo di controllo principale al mondo per la regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, l’FDA, non ha infatti preso provvedimenti rispetto alle protesi. Le protesi mammarie sono inoltre assolutamente sicure per quanto riguarda i controlli. Le tecniche moderne che consentono l’impianto al di sotto del muscolo grande pettorale permettono uno studio corretto e completo della ghiandola mammaria. Con l’occasione, Lorenzetti ricorda che è importantissimo che ogni donna effettui con regolarità i controlli, indipendentemente dalle protesi. Lorenzetti sottolinea inoltre che è fondamentale che le protesi utilizzate siano di qualità certificata. A tal proposito ricorda che il chirurgo è tenuto a fornire alla paziente una copia del tagliandino delle protesi, che devono essere marchiate CE in Italia. È inoltre possibile chiedere informazioni relative alla qualità del prodotto al chirurgo stesso riguardo le migliori aziende che producono da molti anni protesi dando garanzie alle pazienti. Questi accorgimenti sono necessari, la voglia di risparmiare è infatti spesso foriera di disavventure. Il consiglio del Professore è di ricercare sempre la massima sicurezza rivolgendosi a un professionista chirurgo plastico che operi con materiali di massima qualità. Non bisogna fidarsi di chi propone interventi a prezzi stracciati, perché sulla sicurezza non si può risparmiare. Per vedere l'intervento del Professor Lorenzetti nella puntata del Tg5 Salute di mercoledì 13 febbraio 2019, clicca qui e posiziona il cursore al minuto 4.00.

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La sicurezza in chirurgia plastica

Lorenzetti al TG5 Salute

Per la Rubrica Salute del Tg5, Luciano Onder intervista il Professor Lorenzetti su alcuni temi legati alla sicurezza in chirurgia plastica. Prima di tutto il paziente che decide di sottoporsi ad un intervento deve essere certo di rivolgersi ad uno specialista in chirurgia plastica, ovvero che abbia completato la sua formazione da medico con una specializzazione in questo tipo di interventi. Insieme alla scelta del chirurgo, è fondamentale decidere di affidarsi ad una struttura sanitaria valida. Il Professor Lorenzetti ricorda inoltre ai pazienti che si sottopongono ad interventi di medicina estetica di farsi rilasciare sempre un tagliando con l’indicazione del tipo di materiale utilizzato durante l’operazione, che deve essere necessariamente conforme alle normative CEE. Qualora ci si sottoponesse ad un intervento più complesso di chirurgia plastica, come ad esempio nel caso di impianto di protesi mammarie, è fondamentale dialogare col chirurgo e procedere alla scelta del materiale più idoneo per il paziente. Infine, prima di sottoporsi ad un intervento è necessario che il paziente abbia ben chiare le motivazioni della sua richiesta e che sia adeguatamente informato sui risultati ottenibili. Spesso purtroppo i pazienti hanno aspettative esagerate e il medico ha il dovere prima di tutto di informare: in primo luogo sui risultati che si possono ottenere dall’intervento e in secondo luogo comprendere i motivi che spingono a rivolgersi al chirurgo. Il professor Lorenzetti racconta anche dell’importanza di lasciare il giusto tempo ai pazienti per riflettere sulle loro scelte e intenzioni, invitandoli a tornare per un ulteriore colloquio dopo qualche settimana. Per vedere l'intervento del Professor Lorenzetti nella puntata del Tg5 Salute di mercoledì 23 gennaio 2019, clicca qui e posiziona il cursore al minuto 0.26.00.

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Informazioni sull'addominoplastica

Lorenzetti TgCom24

Il 17 gennaio 2019 il Professore Pietro Lorenzetti è stato intervistato dai microfoni di TgCom24. Obesità ed eccesso di tessuti adiposi nella zona addominale sono condizioni fisiche che provocano alla persona non soltanto problemi di carattere estetico ma difficoltà a livello funzionale e motorio, insieme a gravi patologie del sistema circolatorio ed endocrino. In queste situazioni, spesso a seguito di un forte dimagrimento, si rende necessario l’intervento di un chirurgo plastico specialista, che con una addominoplastica può letteralmente salvare la vita ai pazienti in difficoltà. L’intervento ad alta specializzazione deve essere eseguito da personale competente e in strutture sanitarie adeguate e se eseguito correttamente non provoca problemi nel post-operatorio. Il Professor Lorenzetti consiglia questo tipo di intervento per pazienti che presentano pelle e tessuti adiposi in eccesso, sia a causa di una notevole perdita di peso sia per un ingrassamento non eccessivo, ricordando che non si tratta di un intervento “per dimagrire”. L’addominoplastica è un’operazione chirurgica specifica che permette di eliminare pelle e grasso dalla zona addominale, nei casi in cui non sia più possibile rimuoverle altrimenti. Lorenzetti insiste sulla necessità di rivolgersi a strutture con sale operatorie adeguatamente attrezzate: la sicurezza deve essere sempre al primo posto e mettersi nelle mani esperte di chirurghi e personale specializzato permette di trattare al meglio i pazienti che presentano tali problematiche a carico dell’addome. L’intervento di addominoplastica dura in media da un’ora alle due ore e mezza e generalmente prevede due notti ricovero nella struttura sanitaria. Il paziente potrà immediatamente camminare dopo l’operazione e dopo una settimana tornare anche alla guida. Il Professor Lorenzetti consiglia ai pazienti di prendersi circa due settimane di tranquillità dopo l’intervento, tornando gradualmente a riprendere le attività quotidiane. Per vedere l'intervento del Professor Lorenzetti nella puntata del TgCom24 di giovedì 17 gennaio 2019, clicca qui.

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L'importanza del rapporto tra chirurgo e paziente

Lorenzetti a Tg5 salute

Nella puntata di Tg5 salute del 27 giugno, il Professor Lorenzetti è stato intervistato da Luciano Onder. Durante l'intervista, al Professor Lorenzetti viene domandato come si dovrebbe muovere un paziente che decide di intraprendere un percorso di chirurgia estetica. Il primo consiglio di Lorenzetti è di rivolgersi a un chirurgo plastico, ovvero a un medico specialista della disciplina e che abbia un'esperienza adeguata. Purtroppo la regolamentazione in italia permette anche a persone non specialiste di fare questo lavoro. Una questione centrale per un chirurgo è il rapporto con il paziente, un professionista deve saper ascoltare il paziente, capire cosa si aspetta e se effettivamente è realizzabile. In alcuni casi è infatti necessario proporre una seconda visita prima dell'intervento per riflettere bene sulla reale necessità dell'operazione. Spesso i pazienti chiedono informazioni sui risultati ottenibili e sulla sicurezza dell'intervento, questi fattori dipendono dall'esperienza del chirurgo ma anche dalla struttura all'interno della quale si lavora: è molto importante che gli interventi vengano svolti in ambienti adeguati dove è presente un'organizzazione di sala operatoria e di gestione del paziente durante l'intervento ma anche nella fase precedente e in quella successiva. Per vedere l'intervento del Professor Lorenzetti nella puntata del Tg5 Salute di mercoledì 27 giugno 2018, clicca qui e posiziona il cursore al minuto 0.28.00.

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