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Orecchie a sventola, intervenire al momento giusto

Lorenzetti ne parla con Chiara a Medicina 33

"Ho deciso di sottopormi all'otoplastica perché avevo orecchie prominenti, le cosiddette orecchie a sventola, che mi creavano molto disagio", sostiene Chiara, paziente del Professor Lorenzetti, in apertura del servizio di Medicina 33 dedicata alla soluzione offerta dalla chirurgia plastica per risolvere questo inestetismo. Le orecchie troppo sporgenti sono uno di quei piccoli difetti estetici con i quali o si cresce e si impara a convivere, oppure vengono vissuti come drammi psicologici da bambini ed adolescenti. Normalmente non richiedono un intervento chirurgico, al quale però si ricorre per risolvere soprattutto un disagio personale, come nel caso di Chiara che si è sottoposta ad otoplastica per donare nuova armonia al suo viso. La paziente, racconta Lorenzetti, si è sottoposta a diversi interventi di chirurgia plastica a seguito di un dimagrimento considerevole. Infine, ha voluto anche intervenire sulle orecchie, affrontando un'otoplastica. L'intervento è stato eseguito in anestesia generale. Il padiglione auricolare è stato riaccostato alla mastoide, al cranio, per ottenere un risultato più naturale, e ha subito una ricostruzione dell'antelice, nella zona superiore dell'orecchio. La cicatrice è localizzata dietro l'orecchio restando completamente nascosta ed invisibile. Oggi si interviene su questo inestetismo in età molto precoce rispetto al passato, anche prima che il bambino vada a scuola, spiega Lorenzetti. Questo perché le orecchie a sventola sono spesso un elemento di scherno da parte dei compagni di scuola e si decide di intervenire anche intorno ai 5 anni di età per evitare un trauma psicologico. Oltre a riaccostare l'orecchio, togliendo una piccola striscia di pelle, anche la cartilagine del padiglione auricolare viene ricostruita e rimodellata. L'operazione dura tra i 20 e i 50 minuti e può essere effettuata anche in day hospital. Lorenzetti racconta che in base alla sua esperienza, un intervento ad un bambino può presentare qualche problema di gestione in più rispetto a quello di un adulto. Chiaramente, spesso i bambini non sono totalmente collaborativi in sala operatoria. E da questo dipende anche il tipo di anestesia da praticare per l'otoplastica, che può essere gestita in anestesia generale, ma anche in locale se il paziente collabora. Dopo l'intervento si applica sempre una medicazione compressiva, una fascia che serve a stabilizzare la posizione delle orecchie e che verrà tolta il giorno seguente all'operazione. Nel mese successivo all'operazione viene consigliato al paziente di indossare a casa e di notte una fascia, come quella utilizzata dai tennisti, che serve a mantenere le orecchie in posizione corretta e ad evitare quei movimenti involontari che possono verificarsi durante la notte. "48 ore dopo avevo ripreso le mie attività quotidiane e adesso mi sento molto più libera e a mio agio con me stessa", racconta Chiara in chiusura. Per vedere l'intervento del Professor Lorenzetti a Medicina 33 del 10 febbraio 2015, clicca qui. Il servizio è il primo della puntata.

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Pelle in eccesso dopo un fortissimo dimagrimento

Lorenzetti parla dell'aiuto della chirurgia plastica a Medicina 33

Medicina 33 presenta il caso della signora Maria, una paziente del Professor Lorenzetti che, dopo un dimagrimento considerevole di circa 60 kg, era ancora a disagio con il suo corpo a causa dell'enorme massa di pelle in eccesso. Dopo la dieta, racconta Maria, è rimasta della pelle in eccesso che le impediva di compiere le più elementari operazioni, come, ad esempio, vestirsi. Lorenzetti sottolinea che i pazienti si presentano dal chirurgo plastico dopo aver perso molto peso a seguito di una dieta o di un intervento effettuato appositamente con l'obiettivo di eliminare i chili di troppo. Si tratta di pazienti in cui è presente un eccesso considerevole di pelle dopo il dimagrimento, come un palloncino pieno che si svuota. In questi casi, l'addominoplastica è l'intervento più richiesto per eliminare l'eccesso di pelle, le tante smagliature e tonificare i muscoli. Per perdite di peso molto importanti, Lorenzetti consiglia di sottoporsi al lifting circonferenziale, ovvero l'asportazione di pelle lungo tutta la circonferenza del corpo. Ci sono poi altre zone soggette all'intervento di chirurgia plastica per persone che perdono peso. Si tratta della regione interna delle cosce o dell'interno delle braccia. Come per tutti gli interventi di chirurgia plastica, anche in questo caso è importante affidarsi a mani esperte e a strutture attrezzate. Ci troviamo di fronte a pazienti che vanno incontro a interventi importanti che richiedono una grande asportazione di pelle in eccesso, sottolinea Lorenzetti. I pazienti devono essere studiati molto bene dal chirurgo, ma anche dall'anestesista e sottoposti ad interventi chirurgici in ambienti assolutamente adeguati. Per quanto concerne il post-operatorio, si tratta di interventi non dolorosi, che comportano qualche fastidio per la ripresa delle normali attività. Le cicatrici, per non essere visibili, devono essere ben collocate: generalmente molto in basso o nascoste dallo slip nell'addominoplastica, interamente coperte all'interno del solco inguinale nel caso del lifting delle cosce. Sono cicatrici presenti, ma non visibili. Un po' di degenza e qualche giorno di riposo sono necessari nel periodo successivo all'operazione, senza dimenticare che per restare in forma sono necessari una dieta equilibrata ed esercizio fisico regolare. I risultati sono certamente permanenti, sottolinea Lorenzetti, anche perché un chirurgo plastico competente opera il paziente solo se è arrivato al momento finale del suo percorso di dimagrimento. Solitamente i pazienti che si sottopongono a questi importanti interventi sono fortemente motivati a non ingrassare nuovamente poiché notano dei miglioramenti considerevoli nella propria vita quotidiana.

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Il Professor Lorenzetti risolve il problema al seno di Francesca

L'intervento del chirurgo plastico sulla giovane protagonista di "Uomini e Donne"

A Pomeriggio5 di giovedì 8 gennaio 2015 sono stati ospiti Eugenio e Francesca, la coppia nata nella trasmissione "Uomini e donne" che da pochi mesi ha avuto Brando, uno splendido bambino, prensente in studio insieme ai genitori. Dopo aver ripercorso le tappe della storia della coppia, Francesca parla del problema al seno che ha avuto dopo la nascita del bambino. La ragazza aveva già un seno malformato dalla nascita e a casua di ulteriori problemi, non è stata nemmeno in grado di allattare il piccolo Brando. Con queste difficoltà, Barbara D'Urso ha messo in contatto Francesca con il Professor Lorenzetti. In un servizio viene raccontata l'esperienza di Francesca con il Professor Lorenzetti presso la sede di Milano. Nel primo in contro con Lorenzetti, Francesca racconta di aver avuto una malformazione dalla nascita e di essersi sottoposta due anni prima ad un'operazione, da qualche tempo ha dei fastidi al seno e, dopo la recente nascita del figlio, non ha potuto allattarlo poiché il latte non si è formato. Dopo un'accurata visita pre-operatoria Lorenzetti conclude che la paziente deve essere sottoposta ad un intervento per la sostituzione delle protesi. Il chirurgo plastico propone a Francesca una protesi di ultima generazione, anatomica che se tagliata non permette la fuoriuscita di alcun liquido. Il problema non ha una soluzione alternativa all'intervento che, comunque, deve essere eseguito in tempi molto rapidi. Alla fine dell'incontro Francesca si dice preoccupata: l'esito della visita è peggiore di quello che si aspettava, deve operarsi al più presto, e nel post-operatorio potrà avere delle difficoltà con il bambino dato che non potrà sollevare pesi. Inoltre, per lei si tratta di una cicatrice aperta, un problema che si porta avanti dalla nascita e che ora dovrà affrontare. Il giorno dell'intervento Francesca è molto preoccupata, ma accompagnata dal suo Eugenio e con il pensiero al piccolo Brando entra in sala operatoria per risolvere il problema che la assilla da una vita. Prima di entrare in sala operatoria, Lorenzetti rassicura Francesca: l'intervento consisterà nella sostituzione delle protesi con due nuove impiantate sotto il muscolo con attenzione alla simmetria tra i due seni. Il chirurgo plastico rassicura ancora ulteriormente la paziente, informandola che dopo pochissimi giorni potrà già riprendere gradualmente tutte le attività quotidiane, comprese quelle per la cura del suo bambino. Francesca è entusiasta dell'esito dell'intervento al quale si è sottoposta e ringrazia il Professor Lorenzetti e tutto il suo staff sia per la sua professionalità, sia per l'aspetto umano che non è mai mancato, con continui aggiornamenti sullo stato di salute della paziente. Francesca ha risolto definitivamente il suo problema dopo l'intervento del Professor Lorenzetti e adesso ha un seno nuovo e bello. La trasmissione prosegue parlando della vita della coppia che ha da poco battezzato il piccolo Brando e convoglierà presto a nozze. Per vedere come il Professor Lorenzetti ha aiutato Francesca, clicca sull'immagine di seguito e posiziona il cursore al minuto 00:45:00.

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Abuso del ritocco in chirurgia plastica

Lorenzetti ne parla a Pomeriggio 5

Il Professor Lorenzetti è stato ospite di Pomeriggio 5 di giovedì 13 dicembre, puntata nella quale ha dibattuto degli eccessi in chirurgia plastica con Barbara D'Urso e Samanta Asquini, Miss Chirurgia Estetica 2013. La discussione sull'argomento è partita da un servizio di Enrico Lucci delle Iene in cui sono stati presentati alcuni casi di richieste, purtroppo esaudite, di interventi di chirurgia plastica da parte di donne che, non ne avevano bisogno e che hanno esagerato nel "ritocchino". Lorenzetti è perentorio nel commentare il servizio di Enrico Lucci: "ho visto una serie di disastri, follie ed esagerazioni [...] una serie di mostri pazzeschi". Commentando le sei operazioni al naso alle quali si è sottoposta Miss Chirurgia Estetica 2013 per rimediare ad un intervento sbagliato, Lorenzetti sottolinea uno dei problemi più importanti della chirurgia plastica: "quando uno inizia male, è difficile raddrizzare tutto", se il primo intervento non è eseguito correttamente è problematico risolvere i problemi causati. Aumenta il numero dei pazienti che si sottopongono ad interventi secondari per riparare ad operazioni di chirurgia plastica andate male perché, sostiene Lorenzetti, manca la chiarezza nel colloquio pre-operatorio tra chirurgo e paziente. Dopo un secondo intermezzo del servizio di Enrico Lucci, al rientro in studio il Professor Lorenzetti è chiaro: "la chirurgia plastica non è questo, è qualcosa di elegante, di ben fatto, di consigliato bene. L'AICPE insiste molto su questo concetto perché noi vogliamo dare una qualità che è molto diversa da quella mostrata nel servizio". Per rivedere l'intervento del Professor Lorenzetti a Pomeriggio5 di giovedì 13 novembre 2014, clicca qui e posiziona il cursore al minuto 43.30.

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Chirurgia estetica e smanie di giovinezza

Lorenzetti interviene a TG2 Costume e Società

Molto spesso si ricorre alla chirurgia plastica per dar provare a contrastare il passare degli anni, ma non sempre i risultati sono quelli sperati e capita spesso di trovarsi di fronte persone che hanno subito dei veri danni. Al riguardo, ha fatto discutere la recente apparizione pubblica di Renée Zellweger, che a 45 anni ha operato diversi ritocchi sul proprio volto che l'hanno portata a perdere molti dei tratti somatici della Bridget Jones divenuta tanto famosa al cinema. Trattando questo argomento, TG2 Costume e Società ospita un intervento del Professor Lorenzetti. Lorenzetti sottolinea che il chirurgo plastico deve saper spiegare e consigliare il paziente che qualche volta non comprende che gli eccessi vanno sempre evitati: "esistono dei canoni di bellezza ai quali il chirurgo plastico deve rifarsi sempre". Diverse donne dello spettacolo si sono sottoposte ad interventi di chirurgia estetica che, però, hanno spesso causato più danni che benefici, tanto che sono le stesse star internazionali a dirsi pentite. E gli uomini non fanno eccezione: nell'ultimo anno i ritocchi maschili sono cresciuti del 24%, con la tossina botulinica come intervento più richiesto per rilassare le rughe della fronte. Lorenzetti dichiara che insieme alla chirurgia della calvizie, l'uomo "chiede spesso un ringiovanimento dello sguardo con la blefaroplastica e molto spesso la rinoplastica". Gli intereventi al viso e allo sguardo sono tutti interventi minimi con incisioni ridotte e molto spesso ben nascoste, così come il ringiovanimento del volto, sostiene Lorenzetti: "anche un intervento molto richiesto come la mastoplastica additiva per l'aumento del volume del seno è oggi un'operazione assolutamente veloce". Per rimanere giovani, ricorda Lorenzetti, bisonga considerare innanzitutto il patrimonio genetico che ci viene trasmesso dai nostri genitori. Entrano poi in gioco altri fattori come l'alimentazione sbagliata, il peso in eccesso, l'abuso di alcool, una eccessiva esposizione al sole sono tutti elementi che possono incidere sull'invecchiamento. Per vedere l'intervento del Professor Lorenzetti a TG2 Cosutme e Società del 5 novembre 2014, posizionate il cursore del filmato di seguito al minuto 4.20.

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