Rassegna stampa

Rassegna stampa chirurgo plastico Pietro Lorenzetti


Il Prof. Pietro Lorenzetti e la stampa. I suoi interventi sugli argomenti di attualità, i suoi consigli sulla bellezza, le sue esperienze in congressi nazionali ed internazionali.

 

Calvizie maschile, trattamenti e costi

Lorenzetti ne parla su Di Lei

Di Lei pubblica la risposta del Professor Lorenzetti alla domanda di un lettore preoccupato per la progressiva perdita dei capelli che chiede spiegazioni sul trapianto. DOMANDA Sto perdendo i capelli a vista d’occhio. Sento parlare di autotrapianti e chirurgia ricostruttiva del cuoio capelluto. Funzionano veramente? A che stadio della calvizie bisognerebbe farvi ricorso? E i costi? Carlo, marito disperato, Monza RISPOSTA​ In effetti la calvizie è il maggiore cruccio estetico del sesso maschile che soffre di quella che potremmo definire una vera e propria “sindrome di Sansone”. La calvizie androgenetica ha una origine ereditaria e colpisce prima o poi quasi l’80% degli uomini anche in giovane età. Il meccanismo che porta alla caduta dei capelli è squistamente ormonale e consiste nella trasformazione del testosterone nella sua forma attiva chiamato 5-deidrotestosterone che risulta tossico sui follicoli. L’eccezione è rappresentata però dai capelli della nuca che risultano immuni allo stimolo ormonale. Questa particolarità rappresenta la salvezza giacchè in questo modo l’uomo ha una zona che può “donare” ad altre e ripristinare una chioma folta. Questo è possibile grazie alle moderne tecniche di microchirurgia con cui è possibile prelevare i follicoli ad uno ad uno e trapiantarli nei bulbi delle zone carenti. L'autotrapianto, questo il nome dell’intervento è possibile a partire dai 25 anni quando la calvizie si sia stabilizzata e permette un risultato eccellente. La tecnica più usata è proprio la FUE (follicolar unit extraction) che si esegue in maniera capillare e non prevede cicatrici o l'uso di punti di sutura. In una mega-sessione che si svolge in alcune ore è possibile trapiantare circa 2500 follicoli talvolta anche 3mila e l’intervento può essere ripetuto se la zona glabra è particolarmente estesa. Il costo di aggira intorno ai 5mila euro ad intervento e consiglio di fare molta attenzione ai messaggi pubblicitari che promettono trapianti di 5mila follicoli a volta o prezzi eccessivamente bassi. Le consiglio di accertarsi di firmare un modulo di consenso informato in cui sia specificato il numero di follicoli che saranno trapiantati allo scopo di non avere brutte sorprese. Pietro Lorenzetti Fonte: DiLei.it

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Borse sotto gli occhi, quali sono i migliori trattamenti

Lorenzetti interviene su Di Lei

La rivista Di Lei pubblica la risposta del Professor Lorenzetti alla domanda di una lettrice su come far scomparire le borse sotto gli occhi. DOMANDA Buonasera, Ho un problema che mi assilla: le borse sotto gli occhi. Ho 35 anni e una pelle pulita. Posso risolverlo con trattamenti ‘esterni’ o è necessario ricorrere alla chirurgia estetica? Nel secondo caso quali sono i costi mediamente. Rimango in attesa di una vostra risposta, Grazie. Elvisa RISPOSTA Cara Elvisa, è difficile fare una valutazione senza poter vedere di che problema stiamo parlando. Non sarei serio se le dessi una risposta definitiva. Comunque tenterò di esserle d’aiuto con qualche indicazione. Le borse sotto agli occhi sono un problema antiestetico ma piuttosto complesso dal punto di vista funzionale. Vi intervengono problemi cutanei, circolatori, alimentari, ormonali. Quello che posso dirle che oggi esistono cosmetici molto raffinati che permettono un effetto immediato di qualche ora ma nulla che possa risolvere definitivamente. Tanto per fare un esempio i prodotti a base di acido ialuronico per uso esterno trattengono l’acqua degli strati superiori dell’epidermide per qualche ora e offrono così un aspetto più levigato ma non hanno effetto in profondità. Se il problema quindi la assilla (e a 35 anni avere delle borse dona un effetto sgradevole e invecchiato) bisogna pensare alla chirurgia. Per fortuna oggi operiamo con metodiche mini invasive che permettono di effettuare incisioni piccolissime, spesso all’interno della palpebra inferiore o nelle linee cutanee in modo che le cicatrici siano invisibili. Interessa la palpebra inferiore. L’incisione viene praticata al di sotto delle ciglia inferiori, vengono quindi eliminati la pelle, il muscolo e il grasso in eccesso. Parte del grasso può essere riposizionato per dare all’occhio un aspetto non scavato e più giovane eliminando così le occhiaie. Anche la cicatrice inferiore è praticamente invisibile dopo pochi giorni. Il costo, se l’intervento è eseguito in una struttura idonea, in sala operatoria, alla presenza di un anestesista e uno staff sanitario adeguato, si aggira intorno ai 4mila euro. Molto spesso i pazienti chiedono l’uso del laser per l’esecuzione dell’intervento di blefaroplastica per paura di antiestetiche cicatrici residue dopo l’intervento ma, visto che oggi è spesso preferito l’accesso congiuntivale, i benefici di questa tecnica non si rendono più necessari. L’uso del laser nella blefaroplastica non offre quindi particolari vantaggi rispetto al normale bisturi a lama e al bisturi elettrico. Le cicatrici sono poco visibili in entrambi i casi. La scelta dipende dalle preferenze del chirurgo e, in molti casi, l’uso del laser è condizionato da esigenze di marketing. Pietro Lorenzetti Fonte: DiLei.it ​

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Come eliminare le rughe labiali

Lorenzetti risponde alla domanda di una lettrice di Di Lei

La rivista Di Lei pubblica la risposta del Professor Lorenzetti alla domanda di una lettrice su come eliminare le rughe labiali. DOMANDA Buongiorno, anch’io vorrei un consiglio per la mia pelle da sessantenne. Vorrei eliminare, o possibilmente attenuare i classici “CODICE A BARRE” situate sopra la labbro superiore. La mia curiosità è relativa al costo, alla durata ed al tempo occorrente per tale intervento. Grazie Arnalda. RISPOSTA Cara Arnalda, a me può dirlo, lei è una fumatrice vero? Le rughe verticali che circondano il labbro superiore e che lei correttamente chiama codice a barre sono l’effetto sgradito di un tabagismo di lungo corso. All'effetto tossico sulla pelle dei prodotti della combustione del tabacco, oltre 4000 composti chimici, tutti dannosi, si unisce la scarsa ossigenazione dei tessuti (e quindi il minore afflusso di sostanze nutritive) e infine l'iper stimolazione del muscolo buccinatore che è quello utilizzato per tenere la sigaretta tra le labbra ed effettuare il movimento di aspirazione del fumo. In effetti si tratta di rughe particolarmente visibili e antiestetiche se consideriamo che occhi e bocca sono i due punti del viso che attraggono di più l'attenzione di chi ci sta davanti. La soluzione è possibile grazie alle moderne sostanze iniettabili, conosciute con il nome di filler. Si tratta di acido ialuronico, una sostanza presente nel derma e quindi biocompatibile e riassorbibile che ha la capacità di riempire i piccoli solchi e attrarre l'acqua e quindi un effetto riempimento dato dall'idratazione. L'intervento consta in una serie di iniezioni effettuate con un ago sottilissimo per portare l'acido all'interno delle rughe con un immediato effetto visivo. Tra i vari prodotti disponibili sul mercato ve ne sono alcuni che all'azione riempitiva uniscono una azione rigenerante e di stimolo nei confronti dei componenti del derma come collagene ed elastina. Il trattamento dura al massimo un quarto d'ora e i risultati durano tra i 6 e i 12 mesi a seconda del prodotto, che viene gradualmente riassorbito dall’organismo. Il costo dipende dalla quantità di filler utilizzato ma direi che per una serie di rughe labiali non supera i 500 euro. Ma se decide di ricorrere a questo intervento di medicina estetica deve promettere di smettere di fumare, ne avrà benefici in molte altre sfere della salute. Pietro Lorenzetti Fonte: DiLei.it

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Occhiaie effetto panda: come si eliminano?

Lorenzetti risponde alla domanda di una lettrice di Di Lei

La rivista Di Lei pubblica la risposta del Professor Lorenzetti alla curiosità di una lettrice su come eliminare le occhiaie. DOMANDA Gentilissimo dottore, fin da bambina ho avuto le occhiaie legate penso a fattori ereditari (conformazione della cavità oculare e sottile spessore della pelle). Con il passare degli anni tale inestetismo si è aggravato ed io mi chiedevo se era possibile fare qualcosa per migliorarle. La ringrazio, Michela di Grosseto. RISPOSTA Carissima Michela, le occhiaie possono essere un dono della genetica e dell'anatomia della zona perioculare e certamente con gli anni la situazione tende a peggiorare. Le premetto che è difficile fare una valutazione teorica, comunque diciamo che le occhiaie peggiorano quando c'è uno svuotamento del grasso che circonda gli occhi e un cedimento della muscolatura. Se sui muscoli non è possibile agire è certamente possibile riempire le zone più incavate che danno quell’effetto invecchiato e stanco con tecniche di autotrapianto che offrono un risultato estremamente naturale. La prima scelta è una blefaroplastica inferiore con il riposizionamento del grasso esistete, che spesso si sposta e determina l’effetto 'incavato', ma se questo grasso per motivi anatomini non è presente è possibile utilizzare una tecnica di lipofilling, quindi prelevare pochi cc di grasso del paziente da fianchi o addome con una cannula sottilissima, purificare il prezioso tessuto e iniettarlo a mo' di filler proprio dove serve. Il vantaggio del grasso è che non è soggetto ad alcun tipo di rigetto e soprattutto offre un risultato molto naturale, il limite è che nel tempo una quota parte tende naturalmente a riassorbirsi (quota difficile da stabilire perché estremamente soggettiva) e quindi è possibile che sia necessario un secondo intervento per perfezionare l'intervento a distanza di pochi anni. Alcuni colleghi tendono a risolvere questo problema iniettando più grasso del necessario prevedendo che parte sarà riassorbito ma il rischio è di risolvere le occhiaie determinando un effetto 'borse' poco desiderabile. Fonte: DiLei.it Pietro Lorenzetti

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Creare capelli con le staminali

Lorenzetti risponde alla domanda di un lettore di Di Lei

La rivista Di Lei pubblica la risposta del Professor Lorenzetti alla curiosità di un lettore sulla possibilità di creare capelli attraverso le staminali. DOMANDA Prof. Lorenzetti buongiorno , vorrei chiederle cortesemente se conosce i risultati dello studio della Columbia University di New York, la quale è riuscita a creare capelli con le staminali. Eventualmente quando potrà essere disponibile tale trattamento. La ringrazio anticipatamente della cortese risposta. Cordiali Saluti, Mariani Massimo (Ancona) RISPOSTA Gentile Massimo, ho letto lo studio con vero interesse e certamente tra alcuni anni sarà possibile indurre le staminali a trasformarsi in capelli e risolvere per sempre il problema della calvizie. Purtroppo però la strada della ricerca è lastricata di difficoltà e non sempre ciò che è possibile in ambito sperimentale si rivela applicabile nella routine clinica. Tanto per fare un esempio l’idea dei ricercatori della Columbia University di usare le cellule della papilla dermica per la crescita dei capelli è nota da decenni ma si è sempre arrestata di fronte all’evidenza che queste cellule, messe in coltura, hanno la pessima abitudine di trasformarsi in semplice cellule della pelle, perdendo la loro specializzazione. Inoltre i tempi di sviluppo di una metodica sono sempre molto lunghi, talora prevedono decenni anche se i colleghi americani sono sicuramente sulla strada giusta, quindi al momento l’unica soluzione sono i farmaci da applicare localmente e nei casi più seri, il trapianto di follicoli propri. Pietro Lorenzetti Fonte: DiLei.it

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