Aggiornamenti scientifici

Aggiornamenti scientifici Prof. Pietro Lorenzetti


Una sezione dedicata agli studi di settore e agli aggiornamenti scientifici in chirurgia plastica e medicina estetica. Dalla sperimentazione di nuovi interventi alla condivisione di tecniche d'avanguardia passando per le applicazioni delle sostanze più utilizzate in medicina estetica.
Gli studi di settore esposti vengono scelti in base alla loro rilevanza scientifica e all'interesse per la comunità e gli esperti del settore. Tra questi ci sono anche approfondimenti su tematiche di attualità scientifica a cura del Professor Lorenzetti e del suo staff.

 

Liposuzione superficiale tridimensionale per gli arti inferiori

Studiati 4000 pazienti per valutare la qualità dei risultati

Nelle ultime tre decadi, la liposuzione è diventata un pilastro dell’armamentario del chirurgo plastico e la tecnica si è notevolmente evoluta. Uno studio ha preso in esame tutte le procedure di liposuzione effettuate negli ultimi 20 anni dai chirurghi che hanno condotto l’indagine. Si puntava di dimostrare la qualità dei risultati degli interventi di liposuzione superficiale tridimensionale per gli arti inferiori. Il metodo di analisi è stato applicato sulla descrizione dei principi della liposuzione superficiale tridimensionale nella fase preoperatoria, durante l’operazione e dopo l’intervento dei pazienti che si sono sottoposti a liposuzione dei fianchi e delle cosce. Lo studio ha esaminato le statistiche relative ad un totale di 4.000 pazienti. I risultati hanno riportato i seguenti dati: 50 pazienti hanno manifestato un sieroma post-chirurgico che è stato risolto dopo aspirazioni tramite siringa; 1 paziente ha sviluppato una grave infezione da micobatteri che è stata risolta dopo una terapia antibiotica; 20 pazienti hanno lamentato asimmetrie minori che sono state corrette dopo 6 mesi in anestesia locale; 18 pazienti hanno sofferto di irregolarità minori della pelle, che hanno migliorato dopo lipofilling; in 6 casi si è verificata iperpigmentazione transitoria (6-12 mesi) della pelle a causa dell’uso di drenaggi per l’aspirazione nella rimozione di grandi adiposità in pazienti con la pelle chiara; è stata verificata in 2 casi parestesia transitoria (8 e 10 mesi); non è stato riscontrato alcun caso di necrosi cutanea, trombosi venosa profonda o decesso. Lo studio ha reso evidente che, se eseguita correttamente, la liposuzione superficiale tridimensionale di tronco, fianchi e cosce può portare a risultati molto soddisfacenti grazie all’eccellente profilo e alla retrazione cutanea maggiore dovute al sottile lembo adiposo cutaneo. La liposuzione tridimensionale può essere quindi considerato un metodo affidabile con risultati comprovati. Sono fondamentali un’attenta applicazione della tecnica combinata con la pianificazione chirurgica accurata, un confronto preoperatorio approfondito sulle aspettative reali e l’assistenza post-operatoria. Testo riadattato dal Prof. Pietro Lorenzetti (Fonte: Plastic and Reconstructive Surgery)

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I 5 step dell’operazione per ricostruire il seno dopo il cancro

Dall’anestesia alla creazione del capezzolo e dell’areola

Fase 1 – Anestesia Vengono somministrati dei farmaci per il comfort del paziente durante l’intervento. Viene praticata una sedazione endovenosa e l’anestesia generale. Il medico consiglierà la scelta migliore per il paziente. Fase 2 – Tecniche flap di riposizionamento del muscolo proprio di una donna, del grasso e della pelle per creare o coprire il corpo del seno A volte una mastectomia o radioterapia può lasciare tessuto insufficiente sulla parete toracica per coprire e sostenere una protesi mammaria. L’utilizzo di una protesi per la ricostruzione richiede quasi sempre o una tecnica flat o di espansione del tessuto. Un lembo TRAM utilizza muscolo donatore, grasso e pelle dell’addome di una donna per ricostruire il seno. Il lembo può sia rimanere attaccato alla fonte di sangue originale e creare un tunnel attraverso la parete toracica, o essere completamente distaccato e riformata all’interno del corpo del seno. In alternativa, il chirurgo può scegliere le tecniche DIEP o SGAP lembo che non utilizzano il muscolo, ma il tessuto di trasporto per il torace dall’addome o dalla natica. Un lembo gran dorsale utilizza muscolo, grasso e pelle dal retro tunnel al sito della mastectomia e rimane attaccato al suo sito donatore, lasciando intatto l’apporto di sangue. A volte, il lembo può ricostruire un corpo del seno completo, ma spesso fornisce il muscolo e il tessuto necessario per coprire e sostenere una protesi mammaria. Fase 3 - L'espansione del tessuto tende la pelle sana a fornisce la copertura per una protesi mammaria La ricostruzione con espansione del tessuto permette un recupero più facile rispetto alle procedure flap, ma è un processo di ricostruzione più lungo. Esso richiede molte visite ambulatoriali oltre 4-6 mesi dopo il posizionamento del espansore per riempire lentamente il dispositivo attraverso una valvola interna per espandere la pelle. Sarà necessaria una seconda procedura chirurgica per sostituire l’espansore se questo non è progettato per servire come una protesi permanente. Fase 4 - Il posizionamento chirurgico di una protesi mammaria crea un corpo del seno Una protesi mammaria può essere un’aggiunta o un’alternativa alle tecniche flap. Protesi saline e al silicone sono utilizzabili per la ricostruzione. Il chirurgo aiuterà la paziente ad effettuare la scelta migliore. La ricostruzione con solo un impianto di solito richiede l’espansione del tessuto. Fase 5 - Innesto e altre tecniche specialistiche creano capezzolo e areola La ricostruzione del seno è completata attraverso una serie di tecniche che ricostruiscono capezzolo e areola. Testo riadattato dal Prof. Pietro Lorenzetti (Fonte: www.breastreconstructionusa.org)

Le tipologie di ricostruzione del seno dopo il cancro

Ricostruzione immediata o successiva e protesi o tessuto autologo

I tre principali tipi di ricostruzione del seno sono: ricostruzione con protesi: utilizza un impianto pieno di gel di silicone o soluzione salina per ricreare il corpo del seno; ricostruzione autologa: il corpo del seno viene costruito con tessuto “preso in prestito” da un'altra parte del corpo; ricostruzione con tessuto autologo e con protesi. Il chirurgo plastico e il suo staff discuteranno queste metodologie di intervento con le pazienti e consiglieranno quale opzione è la più adatta per lo specifico caso, in base alle caratteristiche fisiche e alle tipologie di trattamento della paziente. Ricostruzione immediata e ricostruzione successiva La ricostruzione può essere immediata (contemporaneamente alla mastectomia) o successiva (in un momento seguente). La decisione sui tempi dell’intervento può essere dettata dalla caratteristica e dallo stadio del tumore al seno e sarà effettuata insieme al chirurgo della mammella. In molti casi la ricostruzione immediata rappresenta un’opzione ragionevole e sicura. Ricostruzione immediata del seno insieme alla mastectomia La ricostruzione immediata si è dimostrata essere una scelta sicura per molte donne. In questo tipo di ricostruzione, la creazione del corpo del seno viene effettuata contemporaneamente alla mastectomia. Questo può aiutare a minimizzare l’effetto negativo che una mastectomia può avere sull’immagine del corpo e sull’autostima. La ricostruzione immediata riduce anche il numero di anestetici richiesti per completare l’intervento. Se si pensa di effettuare la ricostruzione al momento della mastectomia, è necessario chiedere al chirurgo che opererà il seno di accordarsi con il chirurgo plastico. Ricostruzione successiva del seno dopo la mastectomia La ricostruzione successiva viene eseguita diversi mesi o addirittura anni dopo la mastectomia dopo che altri trattamenti contro il cancro sono terminati. Generalmente, è preferibile aspettare un minimo di 6-9 mesi dopo il completamento della radioterapia per dare il tempo alla pelle del torace di guarire prima di eseguire la ricostruzione del seno. Impianto o tessuto autologo Impianto/Espansione Tessuto autologo Chirurgia 2 brevi interventi separati (2 ore) 1 intervento più lungo (6-8 ore di chierurgia) (3-4 ore TRAM, latissimus) Degenza Day hospital o degenza di 1 notte In media 1-2 giorni per peduncolo TRAM In media 5 giorni per free DIEP Recupero 2 settimane a seguito dell'innesto di tessuto in espansione 6-8 settimane Cicatrici Solo cicatrice mastectomia Cicatrice mastectomia + cicatrice nella zona donatrice Forma e sensibilità Nessuna depressione naturale, fermo nel tempo Sensazione naturale, soffice Altro seno Maggior numero di modifiche necessarie per abbinare l'impianto Minor numero di modifiche necessarie per abbinare l'impianto Complicanze Sensazione di un seno maggiormente fermo + aspetto meno naturale col passare del tempo Minimo rischio di difetto completo del peduncolo TRAM; Rischio dell'1-3% di difetto microchirurgico con completa perdita di movimento, debolezza addominale, rigonfiamento, ernia Testo riadattato dal Prof. Pietro Lorenzetti (Fonte: www.breastreconstructionusa.org)

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Cosa aspettarsi dalla ricostruzione del seno dopo il cancro

Risultati estetici e benefici pratici e morali

Molte donne si chiedono come si presenta e che sensazione si prova ad avere un seno ricostruito. Avrà lo stesso aspetto del mio seno precedente, prima del cancro? Sarà omogeneo con il mio altro seno? Ci sarà ancora sensibilità nel capezzolo? Anche se la ricostruzione può ricreare il seno, i risultati possono essere molto variabili. Un seno ricostruito non offrirà la stessa sensazione e non avrà la stessa sensibilità del seno che sostituisce. Delle linee di incisione della ricostruzione e della mastectomia saranno sempre visibili e presenti sulla regione toracica. Alcune tecniche chirurgiche lasceranno cicatrici residue nella zona donatrice, comunemente situata in aree meno esposte del corpo come la schiena, l’addome o i glutei. Per quanto riguarda la simmetria, invece, è interessato dalla ricostruzione solo un seno, solo esso potrà essere ricostruito. Allo stesso tempo però, rimodellamento, riduzione o aumento possono essere raccomandati per il seno opposto per migliorare la simmetria delle dimensioni e la posizione di entrambi i seni. È importante rendersi conto che dopo una mastectomia, l’unico tessuto rimanente sulla parete toracica è rappresentato dal muscolo e da un sottile strato di pelle. Il chirurgo plastico realizzerà la creazione di un nuovo seno da questi tessuti. Il seno ricostruito spesso si percepisce e appare diverso dall’originale e possono essere necessari trattamenti per farlo sembrare più simile al lato opposto. Inoltre, la maggior parte delle donne nota che la pelle della parete toracica è dotata di una minore sensibilità dopo una mastectomia. I nervi che sono stati rimossi durante la mastectomia non possono essere sostituiti e la perdita di sensibilità è purtroppo permanente. Nonostante queste limitazioni, la maggior parte delle donne che si sottopongono a ricostruzione del seno traggono immensi benefici dall’operazione. Tra questi, sensazioni di riacquisita completezza e femminilità nel corpo, così come sono evidenti i benefici pratici che consistono nell’eliminazione della necessità di indossare una ingombrante protesi al seno. continua... Testo riadattato dal Prof. Pietro Lorenzetti (Fonte: www.breastreconstructionusa.org)

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La ricostruzione del seno dopo il cancro

Cos’è, perché sottoporsi e chi ne può beneficiare

Molte donne che potrebbero beneficiare di un intervento chirurgico di ricostruzione del seno dopo il cancro non sono correttamente informate delle loro possibilità, che invece dovrebbero essere di loro conoscenza per ritrovare un’armonia estetica che spesso è anche psicologica, completando il processo di guarigione. Infatti, gli studi hanno rivelato che: l’89% delle donne vogliono vedere i risultati dell’intervento chirurgico di ricostruzione del seno prima di sottoporsi alle cure per il cancro; meno di un quarto (23%) delle donne conosce la vasta gamma di opzioni di ricostruzione del seno disponibili; solo il 22% delle donne ha familiarità con la qualità dei risultati che ci si può attendere; solo il 19% delle donne sa che le tempistiche delle loro cure del cancro al seno alle quali quelle della decisione di sottoporsi a ricostruzione del seno hanno un considerevole impatto sulle opzioni di operazione e sui risultati. Che cos’è e in cosa consiste l’intervento di ricostruzione del seno dopo il cancro? La ricostruzione del seno può essere effettuata attraverso diverse tecniche di chirurgia plastica che tentano di ripristinare un seno dopo la mastectomia, donandogli forma, aspetto e dimensioni quasi normali. Ci sono tre fasi principali nella procedura di ricostruzione del seno: creazione di una nuova mammella; ritocchi della ricostruzione ed eventuale modifica del seno opposto (risollevamento, riduzione) in pazienti con una mastectomia monolaterale (trattamento opzionale); creazione di un nuovo complesso areola capezzolo (trattamento opzionale). Quali sono le candidate ideali che si sottopongono ad un intervento di ricostruzione del seno dopo il cancro? La maggior parte delle donne che superano il cancro al seno che hanno avuto una mastectomia completa o parziale (rimozione di tutto o di una parte del tessuto del seno e del capezzolo) sono candidate per la ricostruzione del seno. L’avere bisogno di sottoporsi a trattamenti di radioterapia al seno può influenzare il tipo e la tempistica della ricostruzione. Alcune pazienti avranno bisogno di chemioterapia dopo la mastectomia: anche questo fattore può influenzare i tempi della ricostruzione. Anche se la ricostruzione del seno è considerata come chirurgia elettiva, questo intervento può avere profondi benefici emotivi e pratici. Inoltre, è anche importante tenere presente che la ricostruzione del seno non interferisce con il trattamento del cancro o sulla sorveglianza recidiva. Questa operazione può, al contrario, contribuire a migliorare la fiducia e l’immagine di sé dopo la mastectomia. La decisione di sottoporsi ad un intervento per la ricostruzione del seno è totalmente personale ed è una scelta effettuata dalla paziente e dai suoi cari. È importante sapere che non tutte le pazienti sono candidate per ogni tipo di ricostruzione. Il tipo di ricostruzione a cui è possibile sottoporsi sarà deciso dalla paziente e dal suo chirurgo, a seconda delle esigenze particolari, dell’anatomia e dei trattamenti precedenti. continua... Testo riadattato dal Prof. Pietro Lorenzetti (Fonte: www.breastreconstructionusa.org)

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