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La chirurgia plastica low cost all'estero

Il Prof. Lorenzetti interviene a Pomeriggio 5
Con l'avvicinarsi dell'estate aumentano sempre di più le offerte di soggiorni all'estero durante la bella stagione nei quali sottoporsi ad interventi di chirurgia plastica a prezzi stracciati. Ma siamo sicuri che non venga messa a rischio l'integrità del paziente?

Di questi argomenti si è discusso nella puntata del 9 maggio di Pomeriggio 5, alla quale ha preso parte anche il Professor Pietro Lorenzetti.
Durante la trasmissione è stata presentata una indagine sul fenomeno dle "turismo medico": esistono moltissime agenzie che per poche centinaia di euro organizzano soggiorni all'estero nei quali sottoporsi ad operazioni di chirurgia estetica o anche ad interventi ai denti. In studio ed in collegamento sono intervenuti insieme al Professor Lorenzetti ad altri chirurghi plastici e alcune donne che si sono sottoposte ad interventi di chirurgia plastica all'estero, approfittando di uno di questi pacchetti.

Lorenzetti, in pieno accordo con i suoi colleghi, ha sottolineato come sia rischioso recarsi all'estero per interventi di chirurgia plastica per varie ragioni.
Innanzitutto, nel caso l'intervento vada male, quali sono le garanzie che offre il chirurgo che ha operato e la struttura presso la quale si è tenuto l'intervento? Spesso all'estero capita di essere operati da chirurghi non esperti, con materiali di bassa qualità ed in strutture non adeguate.
Altro particolare importante è che spesso, in questo tipo di offerte "low cost", i chirurghi non sono assicurati: in Italia, infatti, le cliniche non permettono ai chirurghi di operare se non coperti da un'assicurazione che ha un costo annuale molto elevato.
La professionalità del chirurgo, la qualità della struttura in cui si opera, le competenze dello staff di medici che coaudiuva il chirurgo, la certezza di alta qualità dei materiali sono tutti fattori che in Italia vengono scrupolosamente osservati e che fanno lievitare il prezzo degli interventi. Prezzi che però, sottolinea Lorenzetti, non sono più alti che in altri paesi all'avanguardia come Francia, Regno Unito e Svezia.

C'è poi il problema dei reinterventi nel caso l'operazione non vada bene. Se sorge un qualsiasi banale problema, il paziente che è andato ad operarsi all'estero è spesso lasciato completamente solo. Se ci si opera in Italia, i chirurghi seguono il paziente anche nel decorso post-operatorio con visite nell'arco del periodo successivo all'intervento. Inoltre, se si ricorre ad un chirurgo italiano per recupeare un intervento effettuato all'estero andato male, il costo della nuova operazione va a sommarsi a quello della precedente.
E allora, dove sta la convenienza che porta tanti a rivolgersi alla chirurgia estetica low cost all'estero?

Lorenzetti, infine, sottolinea per l'ennesima volta che la chirurgia plastica non è necessaria: ci si sottopone ad un intervento se si può. Ragione in più per non ridurre la sicurezza per qualcosa che non è strettamente necessario: non sempre il risparmio è sinonimo di qualità!
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