Tecniche, motivazioni e sicurezza nella mastoplastica
Il Professor Lorenzetti ne parla a Medicina33
La mastoplastica additiva resta
l'intervento più richiesto in chirurgia plastica. Il consiglio per le
pazienti è quello di evitare gli eccessi per evitare pentimenti nel
corso del tempo. Il Professor Lorenzetti ha ribadito nuovamente questo
concetto nel corso di Medicina33 del 14 novembre 2013.
Lorenzetti sottolinea che la mastoplastica è un
intervento richiesto dalle donne pù giovani nel caso in cui abbiano un
seno poco sviluppato. Le donne tra i 30 e i 50 anni, invece, richiedono
questa operazione poiché dopo il parto e il successivo allattamento
vogliono ridare tono e vitalità al seno.
Il paziente deve essere
"condotto per mano", sostiene Lorenzetti. Deve comprendere la scelta del
volume protesico e il chirurgo deve saper consigliare in maniera
accurata, dicendo di no quando si rende conto che le richieste sono
eccessive, soprattutto i termini di volumi. Dimensioni molto grandi,
infatti, non solo sono esteticamente poco gradevoli ma si rivelano anche
poco gestibili nel corso del tempo.
Nonostante le protesi
moderne siano sempre più sicure, è fondamentale, in ogni caso,
effettuare uno studio preoperatorio accurato. Lorenzetti spiega che è
importante misurare la base del seno in modo che la protesi scelta non
sia più grande e venga completamente coperta. In caso contrario,
infatti, se il tessuto non copre completamente la protesi, questa
diviene palpabile e visibile.
Il ruolo del chirurgo plastico è
molto importante poiché deve valutare anche le motivazioni alla base
delle richieste del paziente che a volte possono portare anche a
sconsigliare l'intervento. Lorenzetti, infatti, sottolinea che sotto i
18 anni la mastoplastica è un intervento da sconsigliare, tranne per i
casi molto particolari in cui vi sono ripercussioni funzionali o
psicologiche molto importanti. In linea di massima, la paziente deve
attendere di compiere i 18 anni e, soprattutto, deve aver maturato
un'idea convinta di sottoporsi all'operazione.
Le tecniche per
l'intervento di mastoplastica sono sicuramente migliorate così come la
qualità delle protesi, tanto che le pazienti possono affrontare senza
alcuna controindicazione tutti i normali controlli senologici. Basta una
piccola inzisione di 3-4 cm per aprire il varco, preparare la prostesi e
posizionarla al di sotto del muscolo grande pettorale, spiega il
chirurgo plastico. La ghiandola mammaria viene lasciata intatta,
realizzando, quindi, un intervento conservativo che da un lato permette
di produrre un risultato estetico, dall'altro consentirà alla paziente
di sottoporsi senza alcun problema a mammografie ed ecografie
della mammella.
Pur trattandosi di una operazione di breve
durata, circa 30 minuti, stiamo comunque parlando di un vero e proprio
intervento chirurgico che, di conseguenza, presuppone delle attenzioni
per evitare qualsiasi tipo di rischio. L'operazione deve essere sempre
eseguita in un ambiente qualificato, in una sala operatoria, alla
presenza di personale esperto, tra cui anche l'anestesista, in grado di
seguire il paziente prima, durante e dopo l'intervento. E' importante
che alla paziente venga sempre consegnata la certificazione della
tipologia di protesi che viene impiantata e che questa stessa
certificazione venga apposta sulla cartella clinica ai fini della
tracciabilità della protesi stessa.