Il magazine Di Lei pubblica la risposta del Professor Lorenzetti alla domanda di una lettrice sul tema estetico degli aloni scuri intorno agli occhi.
DOMANDA
Egregio Dottore, il mio problema è la pelle in eccesso
sotto gli occhi – non eccessiva ma che appesantisce lo sguardo – dopo i
30 anni ho notato dei segni scuri che sono peggiorati e che comunque si
accentuano la sera con la stanchezza sono piccole ernie la sinistra un
pochino più accentuata – mi ha colpito il suo articolo [...] e mi piacerebbe sapere orientativamente a quanto ammonterebbe il
costo dell’intervento quello con incisione esterna in quanto un pochino
di pelle in eccesso c’è. Ho 54 anni e il viso senza una ruga (non ha mai
fatto nulla solo buone creme) ma il contorno occhi è il mio cruccio.
Gli aloni scuri li ho sempre avuti sono di carnagione molto scura. Grazie, Stefania.
RISPOSTA
Cara Stefania,
la qualità della sua pelle è probabilmente una eredità di famiglia
ma di certo l’età ha qualche effetto anche sul patrimonio migliore. La
pelle in eccesso che riferisce è probabilmente dovuta alla perdita –
fisiologica – di alcuni componenti essenziali del derma, il collagene
e l’elastina che insieme alle strutture profonde della pelle forniscono
il substrato di sostegno. Con il tempo la loro produzione va incontro
ad un rallentamento e così la pelle perde elasticità e turgore. La pelle
del contorno occhi inoltre è particolarmente delicata e nonostante sia
possibile aiutarla mantenendo una idratazione costante con prodotti
cosmetici e una corretta alimentazione si tratta di un processo che non è
possibile arrestare, al massimo rallentare. La presenza di piccole
ernie che peggiorano con la stanchezza impone di certo un approccio
chirurgico che consiste nel riposizionamento del tessuto grasso uscito
dalla sua sede. In passato le borse venivano rimosse, con il risultato
di lasciare un occhio dall’aspetto ‘scavato’ e ancora più stanco. Oggi
invece si tende a riutilizzare un tessuto comunque prezioso e
rimodellarlo, se l’intervento è eseguito bene il risultato è
estremamente naturale. Per ciò che riguarda l’accesso dell’intervento,
esterno o intraoculare, è una questione che va valutata in sede di
visita preoperatoria. [...] Il risultato è immediatamente visibile e l’eventuale
gonfiore si riassorbe in pochi giorni con un risultato piuttosto
duraturo, stimato in una decina d’anni. Va tenuto conto che poi il
processo di invecchiamento continua il suo corso e quindi sarebbe
scorretto dire che il risultato è definitivo. Le faccio molti auguri.
Pietro Lorenzetti
Fonte: DiLei.it