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L’innesto di grasso autologo per aumentare il volume del seno

La soddisfazione delle pazienti nell’aumento del seno

L’innesto di grasso autologo per l’aumento del seno ha registrato buoni livelli di mantenimento del volume e buoni tassi di soddisfazione in alcuni studi, come riportato recentemente dalla letteratura scientifica pubblicata sull’Aesthetic Surgery Journal.

"L’innesto di grasso autologo è sempre più utilizzato nella chirurgia estetica", scrivono i ricercatori. "In ogni caso l’efficacia e la sicurezza di queste tecniche sono ancora ambigue".
Alcuni ricercatori hanno utilizzato le linee guida PRISMA per condurre una revisione sistematica della letteratura sull’innesto di grasso autologo utilizzato per l’aumento del seno femminile. Sono stati analizzati diversi siti internet e banche dati per verificare gli studi pubblicati tra il gennaio 1996 e il febbraio 2016. Sono stati inclusi nei criteri di ricerca gli studi con almeno 10 pazienti e un periodo di follow-up medio di almeno 1 anno.
Sono stati rintracciati 22 articoli che riportano i casi di 3.565 pazienti, con un follow-up medio di 28,8 mesi. 10 di questi studi hanno anche riportato le modalità di gestione della fase post-operatoria.

In 17 studi, è stata riscontrata una percentuale complessiva di complicazioni pari al 17,2%. Le complicazioni più frequentemente riscontrate sono state l’indurimento (33%), dolore persistente (25% in uno studio), ematoma (16,4%) e nuovi moduli (11%).
In 11 studi sono state utilizzate mammografie pre e post-operatorie per verificare che, attraverso immagini radiologiche, sono visibili micro-calcificazioni (9%) e macro-calcificazioni (7%).
Nell’analisi che ha valutato la conservazione del volume dopo l’intervento sono stati inclusi 8 studi con 523 pazienti, registrando una mantenimento medio del volume pari al 62,4%. 6 studi hanno valutato la soddisfazione, con un tasso del 92% tra i pazienti e dell’89% tra i chirurghi.

"Anche se le prove sono ancora poche, l’innesto di grasso autologo sembra essere un metodo promettente per realizzare l’aumento del seno, con un mantenimento di volume incoraggiante e tassi di soddisfazione valutati solo in pochi studi", hanno scritto i ricercatori. "I tassi di complicanze basati su immagini radiologiche sono paragonabili a quelli che si registrano a seguito dell’aumento attraverso l’impianto di protesi. Tuttavia, sono necessari studi clinici più approfonditi per confrontare tecniche di aumento, metodi di innesto, e utilizzo di metodi ausiliari e valutare ulteriormente la sicurezza, identificando quali fattori influenzano i risultati".



Testo riadattato dal Prof. Pietro Lorenzetti

(Fonte: Healio.com)

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