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Ricorrere o no alla chirurgia plastica?

Il Professor Lorenzetti interviene a Pomeriggio 5
Musica, alcol e amici che a vicenda si iniettano dosi di tossina botulinica. È il botox party, pericolosa tendenza nata e affermatasi oltreoceano che sta contagiando anche gli adolescenti. Da questo tema prende il via, venerdì 17 maggio, la puntata dedicata alla chirurgia plastica di Pomeriggio 5.

Tra gli ospiti invitati in studio da Barbara D'Urso vi è anche il chirurgo plastico Professor Pietro Lorenzetti che, intervennedo nel corso del dibattito sull'opportunità di ricorrere o meno alla chirurgia plastica, difende la libertà di sottoporsi all'intervento estetico se questo può far superare determinati disagi e far stare meglio con se stessi.

Una linea di pensiero di cui è un esempio il caso di Nicolò, ragazzo 22enne presente in studio che, a seguito di un forte dimagrimento, presentava una quantità di pelle in eccesso che lo metteva a disagio con se stesso.
Disagio che è stato più forte della paura dell'intervento chirurgico, tanto da spingere Nicolò a sottoporsi a un'operazione di chirurgia plastica combinata eseguita proprio dal Prof. Lorenzetti. Addominoplastica, lipoaspirazione e ginecomastia sono le operazioni che hanno consentito a Nicolò di asportare la pelle in eccesso e di rifedinire la zona mammaria e dei fianchi.

Un risultato che, complici particolari caratteristiche genetiche presentate dal ragazzo, non sarebbe stato possibile raggiungere senza il ricorso all'intervento chirurgico.


Lo stesso Nicolò, in seguito al nuovo dibattito accesosi sul suo caso, difende la  propria scelta, anche perché, come ricorda il Prof. Lorenzetti, arrivata dopo che altri tentativi di ridefinire il suo corpo, compresa l'attività sportiva, avevano fallito.
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