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Videointervista sugli interventi del mento e degli zigomi

La videointervista del Prof. Lorenzetti sull'argomento
All'interno della rubrica "L'intervento del mese", il chirurgo plastico Pietro Lorenzetti viene intervistato sulle ultime tendenze e tecniche riguardanti gli  interventi estetici del mento e degli zigomi.

Un metodo stabile per modificare e migliorare l'armonia del volto, al di la dell'utilizzo
dei fillers riassorbibili, è sicuramente il ricorso alle protesi che, inserite nel mento o nell'area degli zigomi, rimodellano la forma e il volume di queste zone del viso. Ma quanti tipi di protesi esistono per il volto?
Come spiega il Prof. Lorenzetti ne esistono sostanzialmente due: le protesi mentoniere e le protesi zigomatiche.
Le prime vengono utilizzate per aumentare la sporgenza del mento, mentre le seconde mirano ad un  miglioramento dell'aspetto dello zigomo. Entrambe rappresentano delle metodiche molto in voga alcuni anni fa e che, pur permanendo tuttora, sono oggi affiancate da nuove tendenze.
Tra queste vi è l'utilizzo di materiale autologo, ovvero del grasso prelevato dalla paziente che, una volta trattato, viene riutilizzato per modellare la zona degli zigomi. Una tecnica che offre risultati estetici interessanti e che rende il risultato maggiormente naturale al tatto.


Sempre riguardo gli interventi estetici agli zigomi va sottolineato come si possa ricorrere sia all'acido ialuronico, sia al riutilizzo del proprio grasso, nonché all'inserimento delle protesi. Ma quale scegliere tra queste tecniche? Quali sono i vantaggi e i limiti presentati da questi rimedi?

Secondo il Prof. Lorenzetti si deve prima di tutto fare una scelta di base che prevede o meno il ricorso all'intervento chirurgico vero e proprio. Nel caso la pazienta voglia evitare la sala operatoria è consigliabile il ricorso all'acido ialuronico con risultati che mantengono una stabilità anche fino a un anno, con risultati eccellenti. Se si è invece decisi a sottoporsi all'operazione chirurgica si può ricorrere, quando possibile, sia all'riutilizzo del proprio grasso, sia all'inserimento delle protesi. In questo caso la scelta dipende dai gusti della paziente e dalla metodologia di lavoro del chirurgo plastico. Il Professor Lorenzetti, a riguardo, ricorre maggiormente al riutilizzo del grasso poiché, se ben fatta, è una metodica più semplice, estremamente maneggevole e fornisce risultati eccellenti.
In particolare, il grasso attecchisce particolarmente bene nella zona zigomatica, caratteristica che ne limita l'uso in eccesso durante il suo inserimento.

Per quanto concerne invece le protesi del mento, la cicatrice è particolarmente visibile? Come spiega il Prof Lorenzetti, dipende dal tipo di tecnica utilizzata per l'inserimento delle protesi.

Se queste vengono inserite passando dal labbro interno, la cicatrice risulta completamente invisibile, mentre se l'impianto viene inserito dalla zona mentoniera la cicatrice rimane comunque ben nascosta.
Sempre riguardo questa particolare tipologia di protesi, si sottolinea che ne esistono di diversi tipi e lunghezza.

Non va infine dimenticato che la paziente, quando possibile, può ricorrere ad un approccio combinato che prevede sia l'inserimento delle protesi, sia il riutilizzo del proprio grasso, utile a perfezionare il risultato.


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