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Mastopessi


CHE COS’È LA MASTOPESSI?

L’intervento di mastopessi, più comunemente detto lifting del seno, è una procedura chirurgica che consente di risollevare e rimodellare la salienza mammaria, donando ad un seno cadente una nuova tonicità ed armonia. Questo intervento di chirurgia plastica consente anche di ridurre o modificare forma e dimensioni dell'areola.

COSA FARE PRIMA DELL’INTERVENTO DI MASTOPESSI?

Prima di un intervento di mastopessi il chirurgo eseguirà sul paziente che intende sottoporsi all’operazione una accurata visita preoperatoria, al fine di valutare le caratteristiche e condizioni del seno, attraverso misurazioni e valutazioni circa il volume e il grado di ptosi, ossia di dislocazione caudale sia della ghiandola che del complesso areola-capezzolo. In base a questi dati, il medico sceglierà la tecnica chirurgica più idonea e, in accordo con il paziente, anche la forma e la misura del seno più adatta e armonica alla sua fisicità.
In presenza di un seno di dimensioni normali, cadente ma che non ha perso il suo volume, la mastopessi rappresenta l’intervento più adeguato. Quando invece la paziente presenta un seno cadente e svuotato, per allattamento o per importante dimagrimento, o, viceversa, un seno di dimensioni molto grandi, di norma si consiglia di eseguire una mastopessi per rimodellare la zona mammaria, associata ad una mastoplastica (mastoplastica additiva o mastoplastica riduttiva rispettivamente) per donare al seno volume e compattezza.
La visita preoperatoria ha inoltre lo scopo di valutare attentamente lo stato di salute dei pazienti ed eventuali comorbilità o patologie preesistenti (ipertensione o problemi di cicatrizzazione e coagulazione) che potrebbero influire sulla riuscita ottimale dell’intervento.
Infine, il chirurgo fornirà delle istruzioni precise per quanto riguarda alimentazione, assunzione di farmaci, sigarette ed alcool.

L’INTERVENTO DI MASTOPESSI

Questo tipo di intervento viene generalmente eseguito in anestesia generale e prevede il ricovero in struttura specialistica per una o due notti. Nei casi di mastopessi di dimensioni ridotte, l’intervento può essere eseguito in regime di day-hospital e anestesia locale con sedazione; in questo tipo di operazione la paziente sarà vigile durante l’operazione ma non avrà alcuna sensibilità al dolore.
La durata media di un intervento di mastopessi va da 1 ora a 3 ore.

 


MASTOPESSI: IL DECORSO POST-OPERATORIO

Nei primi due giorni successivi all’intervento è necessario rimanere a riposo e in questo periodo potranno apparire gonfiore, ecchimosi ed indolenzimento a carico della zona interessata dall’operazione. Le complicazioni come infezioni o sanguinamenti sono molto rare.
Trascorsi tre giorni dall’intervento il paziente potrà riprendere a svolgere le normali attività, avendo cura di evitare quelle faticose insieme a bagni turchi, saune ed esposizione ai raggi solari. Dopo 7-10 giorni può essere ripresa anche l’attività lavorativa e a distanza di tre settimane dall’intervento si può tornare a svolgere attività sportive.
Durante tutto il primo mese, è opportuno indossare il reggiseno postoperatorio, giorno e notte.
L’intervento di mastopessi dà generalmente risultati molto buoni e duraturi nel tempo, anche se non permanenti. A influire sulla durata vi sono una serie di fattori, tra cui lo stile di vita dei pazienti, l’invecchiamento dei tessuti e gli effetti della forza di gravità.

LE CICATRICI DELL’INTERVENTO DI MASTOPESSI SONO VISIBILI?

L’intervento di mastopessi è un intervento decisamente personalizzato sulle caratteristiche del paziente. Il chirurgo dovrà infatti analizzare con cura la situazione di partenza e lo stato dei tessuti mammari. In base a ciò, si potranno eseguire incisioni più piccole soltanto intorno all’areola o, se necessario, incidere verticalmente dall’areola al solco sottomammario e lungo la piega inferiore del seno (incisione a forma di ancora o T rovesciata). In ogni caso, le cicatrici di questo intervento rimarranno nascoste all’interno del reggiseno o del costume da bagno.

DOMANDE E RISPOSTE SULLA MASTOPESSI

Chi può sottoporsi ad un intervento di mastopessi?

L’intervento di mastopessi è indicato per quelle situazioni in cui il seno ha perso la forma e il volume originari a causa di fattori quali la gravidanza e l'allattamento, la forza di gravità, l'invecchiamento o la perdita di peso. In donne con seni piccoli e cadenti il risultato è ottimale specialmente se si associa alla mastopessi l’impianto di protesi.

Esiste un’età ideale per sottoporsi ad un intervento di mastopessi?

No, non esistono limiti di età per sottoporsi a questo tipo di intervento, ma è preferibile aspettare il completo sviluppo del seno e la stabilizzazione di forme ed eventuali irregolarità. Qualora si stiano pianificando future gravidanze è preferibile rimandare l'intervento, in quanto la gravidanza e l’allattamento provocano nuovamente una perdita del tono della cute e pertanto si rischia di vanificare i risultati ottenuti con la mastopessi.

Si possono associare alla mastopessi altri interventi di chirurgia estetica?

Sì, la mastopessi può essere eseguita da sola o anche in associazione ad altre tecniche chirurgiche. Tra gli interventi che vengono generalmente eseguiti insieme alla mastopessi vi sono mastoplastica additiva, la mastoplastica riduttiva o altri.

Quali sono i rischi e/o complicanze per l’intervento di mastopessi?

La mastopessi è un intervento relativamente semplice, ma si tratta in ogni caso di un intervento chirurgico che prevede un’anestesia e un decorso post-operatorio. È dunque fondamentale rivolgersi a specialisti che operano in strutture adeguatamente equipaggiate. Soltanto in tal modo si possono tenere sotto controllo e risolvere le eventuali e rare complicanze (infezioni o sanguinamenti) che possono insorgere al termine dell’intervento chirurgico.
I rischi e le complicanze possono ulteriormente essere ridotti seguendo meticolosamente le indicazioni fornite dal medico, soprattutto per quanto riguarda il fumo: oltre a ritardi di guarigione, le pazienti fumatrici hanno più alte probabilità di sviluppare cicatrici cheloidee e alterazioni della sensibilità nella zona areolare e del capezzolo.

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